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Ecco chi sono i protagonisti che hanno lasciato un segno nel mondo della progettazione. Tra le conferme anche alcune novità: B22, demogo, Spoon city e GG loop

L’architettura italiana del 2015: 10 nomi, 3 parole-chiave, i temi e le sfide

di Paola Pierotti | pubblicato: 20/12/2015
Bim, Smart City e Riuso: i tre temi sotto i riflettori. Quando si parla di rigenerazione urbana l'attenzione è rivolta in modo particolare alle scuole, al social housing (con attenzione ai campus per studenti) e all'uso temporaneo
L’architettura italiana del 2015: 10 nomi, 3 parole-chiave, i temi e le sfide
Bim, Smart City e Riuso: i tre temi sotto i riflettori. Quando si parla di rigenerazione urbana l'attenzione è rivolta in modo particolare alle scuole, al social housing (con attenzione ai campus per studenti) e all'uso temporaneo

Vincenzo Latina è l’architetto italiano del 2015. Demogo sono i giovani talenti dell’anno che hanno da poco terminato un municipio in una cittadina in BelgioSpoon City è la start up premiata dal Consiglio Nazionale degli architetti impegnata a far incontrare domanda e offerta nel mondo della progettazione, una via per promuovere l’internazionalizzazione sfruttando la rete e il network. Massimo Carmassi ha vinto la medaglia d’Oro dell’Architettura italiana e a B22 con Stefano Tropea è stato assegnato il primo posto per la categoria ‘opera prima’ con la realizzazione di una torre costruita a Milano nell’area di Cascina Merlata, frutto di un concorso AAA architetticercasi. Gli italo-spagnoli EBV Barozzi Veiga hanno vinto il premio Mies van der Rohe con il progetto della nuova filarmonica realizzata in Polonia a Szczecin.

Tam associati, architetti italiani del 2014, sono stati scelti dal Mibact per curare il padiglione italiano alla prossima Biennale di Architettura di Venezia. Nemesi è lo studio che ha progettato il padiglione Italia all’Expo Milano 2015. Roberta Vitale è il nuovo presidente di Ance Giovani Laura Galimberti, anche lei architetto, coordinatore della Struttura di missione per l’edilizia scolastica del governo Renzi, si è fatta promotrice di piano di rigenerazione delle scuole italiane, promuovendo scuole sicure e innovative, e annunciando un concorso per 54 nuove strutture-modello. Sono questi i 10 nomi che raccontano in pillole il 2015 dell’architettura italiana. In molti casi si tratta di premi, associati a opere realizzate; in alcune situazioni invece, dalla start up delle giovani premiata dal Cnappc al premio a EBV, si respira un’aria internazionale che dimostra che i confini nazionali sono sempre più impercettibili soprattutto per le nuove generazioni, per chi crede nell’innovazione con il supporto della rete e della facilità dei collegamenti e ancora per chi investe nel cerare opportunità concrete, dove ci sono.

Milano, grazie a Expo 2015 si è confermata la città più attiva per chi è attento ai nuovi processi di rigenerazione urbana e sperimentazione nel mondo del costruito. Oltre alla cittadella dell'Esposizione universale sono arrivati al traguardo anche alcuni complessi privati, come quello di modourbano di recente ultimazione. Resta aperta la partita per la riqualificazione degli scali ferroviari, ma sono molte le opere ultimate e i cantieri ben avviati, in primis quello per la Fondazione Feltrinelli.

Il 2015 è stato anche l’anno internazionale della Luce e del Suolo e si è chiuso con la conferenza internazionale COP21 dedicata al clima.

Tra le parole più utilizzate (e talvolta abusate) nel mondo del costruito? BimSmart city e Riuso. Quest’ultima, con l’accezione legata alle trasformazioni urbane è entrata a pieno titolo nelle voci del dizionario italiano.

Nell'ottica di una proficua integrazione tra mondo della progettazione e delle costruzioni nel 2015 sono stati svelati gli esiti del progetto 10.000 volti a coniugare il design con l'industrializzazione per migliorare le performance dei nuovi edifici e ridurre gli investimenti, senza penalizzare la qualità del risultato finale.

Tra gli italiani all'estero, oltre al mondo dell'ingegneria sempre più attento a consolidare  basi e commesse oltre confine, continuano a distinguersi (portando a casa opere realizzate e non solo progetti) gli studi più grandi come Citterio-Viel che ha aperto una nuova sede a New York5+1AA che ha realizzato i Docks di Marsiglia e Mario Cucinella Architects che ha concluso un centro direzionale ad Accra. Non mancano i giovanissimi che lavorano a cavallo tra Italia e Europa e tra loro, insieme ai tanti che si sono aggiudicati l'ultimo Europan 13, ci sono alcuni talenti ancora da scoprire. Tra questi c'è GG loop (Giacomo Garziano) che, con studio ad Amsterdam, ha da poco consegnato un progetto privato di coraggiosa riqualificazione dell'esistente, ad Altamura.

Quando si parla di città, il tema sotto i riflettori da parte della politica e delle istituzioni, dai piccoli centri alle grandi città, rimane quello della rigenerazione urbana, con un paio di declinazioni originali: quella del riuso temporaneo e quella del coinvolgimento delle comunità e delle associazioni nel ruolo di proponenti di progetti e di gestori (come dimostra la recente operazione Culturability o le attività promosse da comuni di Milano e Bologna per fare due esempi). Parlare di rigenerazione urbana significa anche ribadire il manifesto di Renzo Piano mirato “rammendo delle periferie” e dare concretezza all’Enciclica di papa Francesco Laudato Si’.

Dalle piccole ferrovie, ai fari, alle case cantoniere: negli ultimi mesi FerrovieAgenzia del Demanio e Anas si sono fatte carico di avviare un piano sistematico per la rigenerazione di immobili pubblici o dismessi, da riconvertire con nuovi usi e da valorizzare con attività alternative, legate al territorio, alla cultura e al tempo libero. Un’iniziativa voluta anche da Mit e Mibact che si va ad affiancare al processo di riuso delle tante caserme portato avanti dallo stesso Demanio con Cdp che nel 2015 ha aggiudicato ad esempio i concorsi per Progetto Flaminio a Roma e per l'ex caserma Montelungo a Bergamo.

Oltre a questi due concorsi, tra le gare più interessanti del 2015 c'è quella (ancora in corso) indetta dall'Anas per il prototipo di un nuovo cavalcavia, quella da poco aggiudicata per gli spazi pubblici del Corviale, e quella privata promossa da Telecom per il nuovo headquarter a Roma.

Sul fronte del social housing si sono distinti nel 2015 i campus universitari con diversi progetti, cantieri e alcune inaugurazioni da Torino a Bologna.

APPROFONDIMENTI Com'era andata nel 2014?

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Tag: città; cultura
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