Museum in the Dock. Nel volume di Bruce Peter il racconto del progetto tra tradizione marittima e il futuro di una città sull’acqua

Riuso con Big: museo ipogeo al posto di un cantiere navale abbandonato

di Marta Moretti | pubblicato: 02/12/2014
"Il volume valorizza un museo capace di coniugare il passato glorioso della tradizione marittima danese con l’attualità e la proiezione futura della relazione speciale che la Danimarca ha con il mare. Esso invita il lettore a viaggiare lungo la secolare tradizione marittima danese. Una lunga e nobile avventura che si sviluppa in un percorso continuo all’interno e intorno al bacino, a 7 metri sotto il livello della strada. Tutti i livelli che compongono le gallerie sono leggermente inclinati: ospitano spazi emozionali e scultorei e collegano le aree espositive con l'auditorium, le aule, gli uffici, la caffetteria e il piano della banchina"
Marta Moretti
Riuso con Big: museo ipogeo al posto di un cantiere navale abbandonato
"Il volume valorizza un museo capace di coniugare il passato glorioso della tradizione marittima danese con l’attualità e la proiezione futura della relazione speciale che la Danimarca ha con il mare. Esso invita il lettore a viaggiare lungo la secolare tradizione marittima danese. Una lunga e nobile avventura che si sviluppa in un percorso continuo all’interno e intorno al bacino, a 7 metri sotto il livello della strada. Tutti i livelli che compongono le gallerie sono leggermente inclinati: ospitano spazi emozionali e scultorei e collegano le aree espositive con l'auditorium, le aule, gli uffici, la caffetteria e il piano della banchina"
Marta Moretti

Come portare nuova vita in un bacino di carenaggio dismesso? Lo studio di architettura BIG-Bjarke Ingels Group di Copenhagen vi ha progettato un museo straordinario che fa rivivere l’orgoglio della storia marittima della Danimarca. Il Museo Marittimo Nazionale di Helsingør, progettato dallo studio BIG in stretta collaborazione con lo studio di design di spazi espositivi Kossmann.dejong, intreccia felicemente gli elementi storici fondamentali dell’edificio con un layout innovativo nelle gallerie e nella segnaletica. Lo schema del progetto riflette perfettamente il ruolo - storico e contemporaneo - della Danimarca in quanto paese marittimo tra i principali al mondo.

Il nuovo Museo Marittimo, inaugurato in ottobre lo scorso anno, si trova in un contesto storico unico, accanto ad uno degli edifici più importanti della Danimarca, il castello di Kronborg, sito del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO – noto anche per l’Amleto di Shakespeare. E’ l’ultimo elemento che compone il complesso progetto di Kulturhavn Kronborg, un centro culturale che include il restauro del Castello e la costruzione di due nuovi edifici che offrono un’ampia varietà di esperienze culturali ai residenti e ai visitatori di Helsingør.

Al fine di preservare il bacino come un spazio aperto, lo studio BIG vi ha collocato tutto intorno al muro il museo sotterraneo, all’interno di un cantiere navale abbandonato. Da questa posizione sotterranea, il museo appare come parte dell’ambiente culturale e allo stesso tempo emerge come istituzione autonoma.

Lasciando intatte le mura del bacino di carenaggio che risalgono a 60 anni prima, lo spazio espositivo è situato al livello sottostante e articolato in una curva continua lungo le mura del bacino, trasformando il bacino stesso come il cuore dell’esposizione: un’area aperta ed esterna dove i visitatori possono sperimentare la dimensione della costruzione di una nave.

Il volume a cura di Bruce Peter, pubblicato quest’estate, punta a valorizzare un museo capace di coniugare il passato glorioso della tradizione marittima danese con l’attualità e la proiezione futura della relazione speciale che la Danimarca ha con il mare. Esso invita il lettore a viaggiare lungo la secolare tradizione marittima danese. Una lunga e nobile avventura che si sviluppa in un percorso continuo all’interno e intorno al bacino, a 7 metri sotto il livello della strada. Un ponte segna l'ingresso principale al museo, consentendo il dialogo fra l'edificio e il contesto e connettendo vecchio e nuovo. Tutti i livelli che compongono le gallerie sono leggermente inclinati: ospitano spazi emozionali e scultorei e collegano le aree espositive con l'auditorium, le aule, gli uffici, la caffetteria e il piano della banchina.

Ci sono voluti cinque anni di lavoro per trasformare un vecchio molo in cemento in un'architettura contemporanea, con grandi competenze tecniche e massimo rispetto delle preesistenze archeologiche.

Il percorso espositivo, progettato dallo studio olandese Kossmann.dejong, ha concepito una metafora del viaggio, a partire dal desiderio universale di scoprire orizzonti lontani e di avventurarsi per mare, passando per i temi legati al porto, alla navigazione, alla guerra e al commercio, fino al settore del trasporto marittimo, che da sempre ha caratterizzato la storia della Danimarca.

Museum in the Dock. Di Bruce Peter, BIG Archtects, Bjarke Ingels, Arvinius + Orfeus Publishing, Stoccolma/Oslo, giugno, 2014. ?ISBN 978-91-980756-4-9. Foto: Luca Santiago Mora, Rasmus Hjortshøj, Thijs Wolzak, Ole Thomsen. Design: WAAITT Design Studio?. 208 pagine, 45 euro.

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Tag: cultura; spazi pubblici
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