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I due interventi rientrano nella shortlist dalla quale verrà selezionato il vincitore da premiare il prossimo 7 maggio a Barcellona

Headquarter Prada e Museo M9 in finale agli EU Mies Award 2019

di Francesco Fantera | pubblicato: 16/01/2019
«Le opere evidenziano una nuova strategia che reclama nuovi modi di pensare e in tutte abbiamo trovato eccellenza e competenza»
Dorte Mandrup
Headquarter Prada e Museo M9 in finale agli EU Mies Award 2019
«Le opere evidenziano una nuova strategia che reclama nuovi modi di pensare e in tutte abbiamo trovato eccellenza e competenza»
Dorte Mandrup

Annunciati i 40 finalisti dell’EU Mies Award 2019. Di questi, due si trovano in Italia: si tratta dell’M9 Museum District di Mestre (studio Sauerbruch Hutton) e del Prada Productive Headquarter, non distante da Arezzo, completato nel 2017 su progetto di Canali Associati. I sette membri della giuria, guidata dalla Presidente Dorte Mandrup, hanno selezionato le opere che evidenziano le opportunità e le tendenze in atto in Europa, ovvero il recupero e i progetti di edilizia residenziale e culturale. I 40 volumi scelti si trovano in 17 Paesi e sono ciò che rimane della prima scrematura che aveva ridotto a 383 interventi in tutto il continente i candidati al premio.

«Le opere evidenziano una nuova strategia che reclama nuovi modi di pensare – ha sottolineato Dorte Mandrup durante la fase di selezione dei finalisti – e in tutte abbiamo trovato eccellenza e competenza, ma questo non è abbastanza. È necessario che creino un impatto e invitino gli architetti a riflettere in modo diverso sulla loro professione. Mi piace vedere come il dibattito sull’architettura, le sue forme e i suoi significati, si sposti attraverso l’Europa cambiando il centro d’interesse da un luogo all’altro nel corso degli anni. Tutto ciò mantiene viva l’architettura».

Focus sui progetti italiani. Delle 17 opere che hanno raggiunto la shortlist resa pubblica lo scorso 11 dicembre, solo due sono entrate a far parte del gruppo finalista.

M9 Museum District. La costruzione del polo culturale, su progetto dello studio tedesco Sauerbruch Hutton e voluta dalla Fondazione di Venezia, è stata completata lo scorso anno. Il volume odierno è stato realizzato attraverso un’operazione di rigenerazione urbana improntata alla sostenibilità, che ha coinvolto anche un antico convento e un edificio direzionale. Al suo interno, oltre alle aree espositive, ospita un mix di funzioni che comprendono anche zone dedicate retail e ricreative. Il primo e il secondo piano sono dedicati alle mostre permanenti sul ‘900, i livelli superiori invece, ospitano quelle temporanee. L’architettura degli spazi interni ed esterni è caratterizzata da una forte impronta cromatica, garantita dalle ceramiche rosse, beige e bianche che alleggeriscono la struttura del volume. L’operazione che ha portato alla sua costruzione è costata circa 100 milioni di euro.

Prada Productive Headquarter. Situato in Valvigna, circa 35 km a nord da Arezzo, lo stabilimento del rinomato marchio di moda si trova lungo il percorso dell’A1, la cosiddetta “autostrada del sole”. Il progetto di Canali Associati ha dato vita ad una sorta di opificio-giardino, vista la forte attenzione riposta al verde. Grazie a oltre 300 alberi e migliaia di arbusti, la quantità di CO2 assorbita ogni anno è pari a 20 tonnellate. Su una superficie calpestabile di 32mila mq, l’impianto ospita divisione produttiva, magazzini, archivi storici, uffici, un auditorium, locali tecnici e un centro di elaborazione dati. In loco, inoltre, vengono sviluppate le nuove collezioni di Prada e Miu Miu. Anche in questo caso si tratta di un’operazione di rigenerazione urbana, visto che l’operazione ha interessato un’area precedentemente occupata da una fabbrica di tegole di cemento abbandonata. In fase di progettazione, forte l’attenzione al benessere dei lavoratori, con ambienti luminosi, specchi d’acqua e schermature green.

Numeri e progetti. La nazione che conta più architetture in finale è la Francia con 7, seguita da Spagna (6) e Belgio (4). Al pari dell’Italia anche Germania, Irlanda, Olanda e Romania che seguono Austria e Danimarca con 3 progetti l’una. Tante le località entrate per la prima volta nel perimetro dell’EU Mies Award tra cui Arezzo, Bratislava e Tirana. Fra le 40 opere selezionate, gli edifici dedicati alla cultura sono i più numerosi con 15 progetti fra musei, centri culturali, teatri e auditorium. Sei, invece, le operazioni che hanno riguardato strutture per l’istruzione, mentre gli alloggi collettivi (5) sono alla base del podio. Fra le altre categorie presenti i volumi mexed-use (3), gli stabilimenti industriali (2), ma anche le abitazioni private (2).

Le prossime tappe. Le cinque architetture finaliste saranno annunciate il 13 febbraio. La cerimonia di premiazione, invece, si terrà il 7 maggio 2019 a Barcellona, all’interno del Padiglione Mies van der Rohe. Conferenze e dibattiti accompagneranno l’inaugurazione dell’esposizione. I cinque volumi, oltre a quello vincitore della categoria “architetto emergente”, saranno aperti al pubblico che avrà la possibilità di conoscerli meglio grazie anche alla presenza degli autori dei progetti stessi.

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Tag: città; cultura; masterplanning; spazi pubblici; uffici
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