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In provincia di Bolzano, in un comune di 1750 abitanti, un modello di istituto innovativo

Con feld72, la nuova scuola per i ragazzi e per il paese

di Milena Rettondini | pubblicato: 17/08/2017
Polo scolastico di Terento
scuola
Dove si trova:
terento
Via San Giogio, 3a
Progetto:
feld72
Josefstädter Straße, 74 - Vienna
Committenza:
comune di terento
Via San Giorgio, 1
“L'insieme educativo si apre al villaggio e viceversa, diventando parte della vita quotidiana”
feld72
Con feld72, la nuova scuola per i ragazzi e per il paese
“L'insieme educativo si apre al villaggio e viceversa, diventando parte della vita quotidiana”
feld72

Il piccolo Comune di Terento in provincia di Bolzano ha un nuovo polo scolastico. Il progetto dello studio austriaco feld72 mira a creare oltre a uno spazio didattico anche un luogo di ritrovo per i 1750 abitanti del paese. La struttura infatti non ospita solo l’asilo e la scuola elementare, ma anche una biblioteca comunale. Seguendo le linee guida Miur per la scuola del futuro, come hanno già fatto altri istituti come il nuovo complesso di Cernusco sul Naviglio e la scuola nel veronese di Giulia de Appolonia, anche questa nuova realtà avrà uno spazio aperto alla comunità. “L'insieme educativo si apre al villaggio e viceversa, diventando parte della vita quotidiana” spiegano i progettisti, autori anche della scuola materna in Valdaora.  

Due le fasi della costruzione, nel 2010 è stato realizzato l’asilo nido, costituito da tre blocchi con un giardino, e nel 2017 è stata terminata la scuola, nata dalla riqualificazione di un fabbricato preesistente risalente agli anni ’70. Al primo piano di questa seconda struttura sono ci sono la mensa, un angolo dedicato al gioco per i più piccoli e la biblioteca, articolata in una zona lettura e in un'altra media. Al livello superiore si trovano le aree didattiche, con grandi aule in stretta relazione con ampi corridoi, dove è possibile trovare banchi e altri strumenti per lo studio, insieme ad arredi flessibili realizzati nell’ottica di creare uno spazio di apprendimento continuo, senza chiudere rigidamente l’insegnamento all’interno delle classi. “L'idea è nata nel 2005 dopo un momento di scambio con la comunità – commentano gli architetti -. L’obiettivo era creare un ambiente attivo che favorisse la scoperta, la sperimentazione e la ricerca, dove l’edificio non è solo una casa per l’insegnamento, ma è esso stesso uno strumento didattico. Per questo - proseguono - abbiamo cercato di rendere esperienziale ogni zona della scuola”.

Connesso con la palestra il complesso conta anche un padiglione dedicato alla musica e prevede una piazza per il mercato locale. Ogni dettaglio, compresa la scelta dei materiali e dei colori, è stato infatti concepito per inserirsi al meglio nel contesto e nel paesaggio dell’Alto Adige.

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Tag: città; spazi pubblici
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