Protocollo d’intesa fra Comune e Eni per nuove iniziative imprenditoriali

Venezia, cercasi proposte per valorizzare un’area di 64 ettari a Porto Marghera

di Francesco Fantera | pubblicato: 29/04/2019
"Dobbiamo ricostruire posti di lavoro e continuare quanto già iniziato in un’area che sta tornando ad essere un punto di riferimento per l’industria e l’innovazione, in Italia e nel mondo intero"
Luigi Brugnaro
Venezia, cercasi proposte per valorizzare un’area di 64 ettari a Porto Marghera
"Dobbiamo ricostruire posti di lavoro e continuare quanto già iniziato in un’area che sta tornando ad essere un punto di riferimento per l’industria e l’innovazione, in Italia e nel mondo intero"
Luigi Brugnaro

Accelerare il processo di riqualificazione ambientale e la riconversione industriale di Porto Marghera promuovendo, allo stesso tempo, lo sviluppo di nuove imprese e l’espansione di quelle esistenti. Con questo obiettivo il Comune di Venezial’Agenzia di Sviluppo VeneziaSyndial (Eni), hanno firmato un Protocollo d’Intesa che prevede, fra le altre cose, la pubblicazione di una manifestazione d’interesse diretta a soggetti economici per l’acquisto di una o più aree dell’ambito di Porto Marghera, al fine di realizzare iniziative imprenditoriali. Ai soggetti interessati saranno messi a disposizione circa 64 ettari. Diciotto mesi di tempo per pensarci, la deadline per partecipare terminerà 30 settembre 2020.

Grazie all’accordo, la Syndal, società del gruppo Eni che opera nel campo del risanamento ambientale, metterà a disposizione i terreni, i fabbricati e gli impianti non più operativi. Soddisfatto il sindaco Luigi Brugnaro. «Il Protocollo con Syndial e Agenzia di Sviluppo di Venezia rappresenta una risposta concreta ad una delle questioni che da troppo tempo frenano e condizionano lo sviluppo di Porto Marghera: la carenza di aree industriali di immediata disponibilità realizzativa. Dobbiamo ricostruire posti di lavoro e continuare quanto già iniziato in un’area che sta tornando ad essere un punto di riferimento per l’industria e l’innovazione, in Italia e nel mondo intero».

Il contesto. Porto Marghera è uno dei siti produttivi costieri più sviluppati d’Europa e costituisce un elemento fondamentale dell’economia veneziana e, più in generale, del nord-est. Proprio per questa sua vocazione, la zona è caratterizzata da un grado di infrastrutturazione (rete stradale, ferroviaria, ICT) molto elevato. Inoltre, il Comune di Venezia e altri soggetti pubblici stanno realizzando interventi di bonifica ambientale e banchinamento delle sponde dei canali industriali. Queste azioni rientrano nel progetto di rilancio di un’area che, al pari di altre, ha assistito alla chiusura di molti impianti legati ai settori chimico e petrolchimico, con la perdita di centinaia di posti di lavoro. Nonostante ciò, ad oggi sono 884 le aziende ancora attive con un numero totale di addetti di poco superiore alle 11mila unità.

Vista la rilevanza nazionale della riconversione dell’area è intervenuto anche il MISE (Ministero per lo Sviluppo Economico e del Lavoro) che, lo scorso ottobre, ha firmato con Invitalia un Accordo di Programma per l’attuazione del “Progetto di riconversione e riqualificazione per l’area di crisi industriale complessa di Venezia”.

Aree disponibili. Caratteristiche, consistenza e peculiarità di ciascun lotto sono contenute nella documentazione a disposizione sul sito dell’Agenzia Sviluppo Venezia. Le proposte di acquisto potranno riguardare l’area intera o soltanto una porzione di essa.

Valutazione. A decidere l’esito della consultazione sarà il “Tavolo di coordinamento” costituito dai firmatari del protocollo d’intesa. Tra le proposte ricevute, la priorità di esame sarà riconosciuta a quelle che avranno come obiettivo un impatto favorevole sulle dinamiche socio-economiche, un’alta attenzione alla sostenibilità dell’intervento e un significativo grado di innovazione.

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Tag: città; industria; masterplanning; spazi pubblici
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