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Miuccia Prada, "stilista illuminata e forse visionaria", pagherà il museo d’arte contemporanea di Milano

Quando la moda crede nel plus dell’architettura

di Paola Pierotti | pubblicato: 17/02/2013
Milano avrà in tempo per l’Expo un museo d’arte contemporanea. Non si tratterà di quello ideato da Daniel Libeskind  che non vedrà mai la luce. A edificarlo non sarà il Comune ma Miuccia Prada
Vincenzo Trione, La Lettura
Quando la moda crede nel plus dell’architettura
Milano avrà in tempo per l’Expo un museo d’arte contemporanea. Non si tratterà di quello ideato da Daniel Libeskind  che non vedrà mai la luce. A edificarlo non sarà il Comune ma Miuccia Prada
Vincenzo Trione, La Lettura

Doppio colpo per i grandi della moda che investono sull’architettura. Dopo i tanti hotel Bulgari, i numerosi interventi Dolce&Gabbana, le nuove operazioni Benetton, quella annunciata da Fendi per un nuovo polo museale targato Jean Nouvel a Roma, si torna a parlare del binomio moda e architettura di qualità con due iniziative imprenditoriali volute rispettivamente da Giorgio Armani e Miuccia Prada, a Londra e a Milano.

Doppia segnalazione sui quotidiani di oggi, 17 febbraio 2013. Repubblica (in un articolo di Enrico Franeschini) annuncia che Armani ha comprato l’Arco della Regina a Londra dove conta di poter realizzare l’hotel più esclusivo della capitale: un investimento da 120 milioni per un hotel da 100 camere, prezzo minimo 700 euro a notte. Su La Lettura (Corriere della Sera, rubrica Sguardi, in un articolo di Vincenzo Trione) invece si conferma che Milano avrà in tempo per l’Expo un museo d’arte contemporanea. “Non si tratterà di quello ideato da Daniel Libeskind  che non vedrà mai la luce – si legge -. A edificarlo non sarà il Comune ma una stilista illuminata e forse visionaria: Miuccia Prada”.

A Milano sarà Rem Koolhaas (autore anche del Fondaco dei Tedeschi di Venezia, voluto dal gruppo Benetton) a firmare una cittadella dell’arte, del cinema e del teatro dove ora c’è una distesa di rovine: “come un set in allestimento”. Lo studio Oma di Koolhaas firmerà il progetto per un’area di 20mila mq (10mila dell’ex complesso e 10mila di nuova costruzione). Uno spazio che Miuccia Prada vuole costruire per i giovani, “un luogo dinamico che non vorrà museificare l’arte. Senza dimenticare le iniziative agili”.

Da una parte il mecenatismo illuminato, a sostegno della cultura, dall’altra l’impegno di Armani a Londra che conferma un trend avviato da qualche anno: l’ingresso della moda nel business degli hotel di lusso.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Tag: cultura
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