Pronto il complesso residenziale di Palazzo Carducci 14. 32 alloggi e una villa in una struttura da 3.400 mq.

Il Prisma a Milano: valorizzazione, più di una manutenzione straordinaria

di Federica Ruggeri | pubblicato: 11/12/2018
Fulcro del progetto di rinnovamento è stata la volontà di creare una relazione tra il restauro degli elementi antichi, di cui si è voluto mantenere il valore, e l’innovazione materica e tecnologica rappresentata dal nuovo. 
Il Prisma a Milano: valorizzazione, più di una manutenzione straordinaria
Fulcro del progetto di rinnovamento è stata la volontà di creare una relazione tra il restauro degli elementi antichi, di cui si è voluto mantenere il valore, e l’innovazione materica e tecnologica rappresentata dal nuovo. 

Lo storico palazzo milanese di Palazzo Carducci 14 ritorna ad avere l’originale destinazione residenziale, dopo aver ospitato negli anni uffici e attività commerciali. Grazie ad un intervento di riqualificazione riapre le sue porte ed è una struttura di lusso di circa 3.400 mq con un sistema di appartamenti che affacciano sua una corte interna, con una sala polifunzionale e una villa, in centro città.

Sono 32 gli appartamenti ricavati, con una metratura variabile da 40 mq per i monolocali agli oltre 300 mq per gli attici e la villa, per un costo massimo di vendita di €10mila/mq.

La completa riprogettazione dell’edificio, promossa da BNP Paribas REIM SGR, è stata curata da Il Prisma https://www.ppan.it/stories/prisma società che opera a livello internazionale con sedi in Italia e a Londra. I lavori sono stati avviati nel gennaio 2016 e si sono conclusi a fine novembre 2018.

Com’era prima. L’edificio, costruito nel 1924, è caratterizzato da una facciata di pregio in stile Art Decò e da un ingresso con due colonne ioniche e il soffitto a cassettoni. Il fabbricato originario è composto da due corpi principali, uno di sei piani, a cui si aggiunge la corte interna, e uno di quattro. Chiude il lotto di proprietà un altro volume di tre livelli, che affaccia a sua volta su un patio, verso gli edifici più interni, sempre ad uso residenziale.

Il concept. Fulcro del progetto di rinnovamento è stata la volontà di creare una relazione tra il restauro degli elementi antichi, di cui si è voluto mantenere il valore, e l’innovazione materica e tecnologica rappresentata dal nuovo. Due aspetti che sono tenuti insieme dall’idea di casa, che trasmette calore, bellezza e senso dell’abitare in città. La villa parla il linguaggio dell’abitare contemporaneo, con una facciata interamente vetrata e rivestita da una maglia metallica. Al suo interno anche una spa, parcheggio dedicato, giardino pensile e terrazza. Esternamente gli appartamenti sono caratterizzati da una facciata ventilata e rivestita in gres, effetto Ceppo di Grè, dotati di soluzioni impiantistiche e tecnologiche all’avanguardia, per quanto riguarda ad esempio la domotica e il controllo energetico.

Il processo. Attraverso un intervento di manutenzione straordinaria, che ha previsto la traslazione della superficie lorda complessiva di pavimento a completare la sagoma di uno dei corpi interni, è stato realizzato il cambio di destinazione d’uso da uffici a residenza. Inoltre è stato recuperato il sottotetto a fini abitativi, mentre negli edifici principali si è resa necessaria una diversa articolazione degli spazi per migliorarne la fruibilità, oltre all’adeguamento dei collegamenti verticali con la realizzazione di nuove scale. Totalmente ricostruito, invece, l’immobile che chiude il lotto, definito “Villa urbana” grazie alla sua conformazione autonoma e alla distribuzione spaziale ed estetica fortemente distinta dai corpi principali. La ridefinizione dei fronti interni ha dato l’opportunità di rivisitare anche l’aspetto estetico, inserendo elementi e materiali del tutto differenti da quelli esistenti. Ecco allora le facciate ventilate in gres e lamiera metallica anodizzata; gli ampi loggiati e i terrazzini alla francese, che donano pregio e ordine all’intero immobile; le nuove cappuccine nel sottotetto recuperato, rivestite in scandole di alluminio, che dialogano con la facciata dei primi decenni del Novecento, caratterizzata da stucchi e cementi decorativi, riportata al suo splendore originario grazie a un accurato intervento di risanamento conservativo.

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Tag: arte; città; cultura
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