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Legambiente promuove un confronto sul rapporto pubblico e privato, sulle opportunità dello sharing e degli standard minimi

Mobilità In-Sostenibile: rivoluzionare i trasporti per migliorare il nostro futuro

di Francesco Fantera | pubblicato: 13/07/2017
"Dopo tanti anni ho capito una cosa: il problema del traffico non esiste, è infatti l'effetto di altre questioni irrisolte"
Walter Tocci
Mobilità In-Sostenibile: rivoluzionare i trasporti per migliorare il nostro futuro
"Dopo tanti anni ho capito una cosa: il problema del traffico non esiste, è infatti l'effetto di altre questioni irrisolte"
Walter Tocci

Capire quali debbano essere gli obiettivi pubblici ed individuare il ruolo dei privati, per invertire il trend che sta portando sempre più cittadini ad utilizzare la macchina per i propri spostamenti. Questo l’argomento affrontato in occasione del convegno “Mobilità In-sostenibile” che si è tenuto a Roma, promosso da Legambiente. Attraverso l’intervento di rappresentanti della politica, imprese e cittadini, si è cercato di capire in che modo affrontare la grande sfida posta al trasporto pubblico locale (TPL) dal progressivo inurbamento della popolazione.

Sulla necessità di investire in questo tipo di soluzioni è intervenuto Edoardo Zanchini, vicepresidente di Legambiente. “A livello nazionale serve una visione chiara del futuro che vogliamo per le prossime generazioni. Le amministrazioni devono puntare su formule che coinvolgano anche il settore privato”. In alcune grandi aree urbane la condizione è davvero di emergenza ma, secondo Legambiente, si può uscire da questa situazione studiando le esperienze virtuose di alcune città europee sui temi della mobilità sostenibile, e anche le buone pratiche italiane di realtà impegnate sui temi dell'innovazione e della gestione efficiente.

Maria Elena Perretti di Cassa Depositi e Prestiti ha contribuito al dibattito descrivendo lo stato dell’arte: “Un parco mezzi che nonostante gli sforzi è vetusto ed inefficiente, reti tramviarie e ferroviarie poco capillari e disomogenee con il risultato che le risorse vengono spese male e non producono i risultati attesi. L’obiettivo – ha proseguito – è quello di allinearsi con gli standard europei”. Esplicativo anche lo spunto del senatore Walter Tocci: “Dopo tanti anni ho capito una cosa: il problema del traffico non esiste, è infatti l'effetto di altre questioni irrisolte. Fra queste l’arretratezza tecnologica dei mezzi e le carenze di management aziendale ed urbanistico”. Considerazione di ampia scala con un non troppo velato riferimento alla realtà romana di Atac. 

Ecco che Giuseppe Catalano della struttura tecnica di missione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha chiuso il giro di interventi elencando una serie di misure allo studio del Governo. Fra quelle più rilevanti c'è il piano della mobilità sostenibile per decidere non solo le nuove strategie a livello nazionale, ma anche la locazione di 7 miliardi di euro destinati al rinnovo delle strutture su tutto il territorio.

Il panorama italiano della mobilità è quindi molto complesso e diverse situazioni, prima fra tutti quella della capitale, risultano critiche. D'altra parte non mancano elementi che mostrano come ci siano realtà positive, come fra le altre la tranvia di Firenze o l'alta percentuale di utilizzo delle biciclette in diverse città del nostro Paese. In generale però tecnici ed esperti concordano che per migliorare la situazione attuale, sia necessario un approccio sistemico con linee guida chiare a livello nazionale in grado di instradare sui giusti binari la non più rinviabile rivoluzione del TPL in Italia.

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Tag: città; trasporti
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