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Dalla forestazione urbana all’architettura-green. Con Catella arriva un’altra icona griffata

A Milano, con Coima un secondo bosco verticale con Boeri insieme a Diller Scofidio+Renfro

di Chiara Brivio | pubblicato: 28/01/2021
A Milano, con Coima un secondo bosco verticale con Boeri insieme a Diller Scofidio+Renfro

Dopo la coppia Snøhetta e Park insieme per Pirelli 35, arriva quella Diller Scofidio + Renfro con Stefano Boeri Architetti per Pirelli 39. Coima sgr ha annunciato l'aggiudicazione del progetto ai due studi peraltro già nel gruppo Coima Lab. E Diller Scofidio è in lizza come finalista anche per il concorso per il masterplan dell’ex scalo ferroviario di Porta Romana.

Il team italo-americano ha avuto la meglio sugli altri cinque studi (3xn, David Chipperfield, Heatherwick, Vittorio Grassi e Wilmotte) che lo scorso febbraio erano stati ammessi alla seconda fase del concorso di progettazione per la riqualificazione dell’edificio di via Pirelli 39 a Milano, con l'iconica architettura cittadina (il ‘Pirellino’) che fino al 2015 ospitava gli uffici amministrativi del Comune. Un progetto che rientra anche nel nuovo masterplan per tutta l’area di Porta Nuova Gioia, che sarà realizzato da Coima in collaborazione con l’amministrazione comunale.

Il progetto. Stefano Boeri Architetti e Diller Scofidio + Renfro sono stati scelti per un progetto basato su riuso, sostenibilità e architettura green, che vedrà una parziale sostituzione della facciata nord del Pirellino (quella in acciaio) e la costruzione di un nuovo edificio residenziale di fronte ad esso, collegati dal ponte che oggi si erge sopra via Melchiorre Gioia e che diventerà un nuovo volume che ospiterà una serra, spazi per eventi e mostre, wellness, e una caffetteria. Dalle immagini mostrate in conferenza stampa, il nuovo edificio che sorgerà nell’area di Porta Nuova appare una versione aggiornata nel Bosco Verticale, sia nella struttura che nella scelta di inserire alberi ed arbusti nelle terrazze a sbalzo.

«Una triade di utilizzo misto e di crescita urbana», l’ha definito Elizabeth Diller, partner dello studio americano, che prevede la riduzione di via Melchiorre Gioia da 6 a 4 corsie, costeggiate da filari di alberi, e la predisposizione di una pista ciclabile su entrambi i lati, oltre alla creazione di spazi verdi pubblici e privati, e di percorsi pedonali. Destinazione d’uso mista residenziale, culturale e di luoghi di lavoro (ospitati nell’edificio esistente), per i tre volumi che andranno a comporre il progetto. Un altro tassello che si aggiunge all’area di Porta Nuova Gioia e che aspira a creare un nuovo “ecosistema” urbano in una delle zone più centrali di Milano.

L’ispirazione per questo nuovo “Bosco Verticale”, l’edificio residenziale chiamato “Botanica”, viene dalla tradizione del giardino all’italiana, ha raccontato Stefano Boeri, e avrà un’altezza di 110 metri distribuiti su 25 piani, dei quali 3 pubblici, dove saranno installate 13mila piante, delle quali 420 alberi. Piante che sono state scelte con la consulenza di Laura Gatti, che aveva già collaborato al Bosco Verticale, e identificate per riflettere anche cromaticamente il cambio delle stagioni, e che permetteranno di assorbire, insieme ai 1.900 mq di vegetazione del sito, 14 tonnellate di Co2. La struttura sarà costruita in acciaio e legno (una “prima” a livello europeo per un edificio di queste dimensioni, ha rimarcato l’archistar milanese), un materiale che, oltre a contribuire all’assorbimento delle emissioni nocive, riduce al minimo la produzione di Co2 nel processo costruttivo. Focus anche sulla sostenibilità: saranno infatti 3.100 i metri quadri di pannelli fotovoltaici che permetteranno all’edificio di utilizzare il 65% di energia proviente da una fonte rinnovabile.

Pirelli 39 sarà inoltre il primo progetto italiano interamente misurabile secondo criteri ESG, con certificazioni LEED Platinum, WELL Gold, WiredScore, contribuendo al raggiungimento della certificazione LEED e WELL for Community del quartiere Porta Nuova, primo distretto al mondo ad ottenerla.

«Un regalo, un pensiero per la città di Milano» ha detto Manfredi Catella, Ceo di Coima sgr, alla presentazione di oggi, che aspira ad essere uno spartiacque per una Milano che guarda al futuro post-Covid. Tuttavia, ha aggiunto, «questo è un progetto che si può fare solo con la Legge Regionale (18/2019), con gli incentivi. Se la legge regionale non verrà approvata per quanto è di competenza da parte del Comune, noi faremo comunque il progetto, ma senza il ponte, senza la parte pubblica. Ovviamente non è quello che vogliamo fare» ha concluso.

In copertina: Rendering Courtesy of Diller Scofidio + Renfro and Stefano Boeri Architetti

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Tag: città; real estate
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