Che ruolo giocano le immagini per spiegare un progetto di architettura ad un cliente?

Come una nuvola, ecco l’Headquarter Lavazza di Cino Zucchi

di Paola Pierotti | pubblicato: 11/07/2016
Come una nuvola, ecco l’Headquarter Lavazza di Cino Zucchi

“Dimenticheranno cosa hai detto o fatto, ma mai come li hai fatti sentire”. Questa affermazione di Maya Angelou potrebbe essere presa come riferimento generale ogni volta che un architetto presenta un proprio progetto.

Ecco che ad esempio a Torino in Italia, l’architetto milanese Cino Zucchi ha scelto la Nuvola per descrivere e raccontare il nuovo Headquarter del gruppo Lavazza.
La Nuvola come slogan per il marchio del caffè italiano: un richiamo alle linee sinuose della nuova architettura, un’immagine che attira l’attenzione di quanti aspettano una rigenerazione creativa per il quartiere ex industriale in attesa di futuro.

Nonostante i rendering stiano diventando indistinguibili dalla fotografia degli edifici finiti, il concetto che anima i progetti di architettura si racconta spesso scegliendo immagini capaci di evocare l’ide­­a in forma emotiva, piuttosto che descriverla nella sua dimensione tecnica. Si bypassa la logica, si procede per associazioni di idee, si cerca di sorprendere, di scatenare l’immaginazione.

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