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Sul Domenicale del Sole 24 Ore il racconto dell’evoluzione della storica sede dei librai britannici

Foyles for Books, dopo 100 anni la storica libreria di Londra cambia look

di Paola Pierotti | pubblicato: 01/07/2014
"Se si fosse trattato solo di un palazzo nuovo, avremo potuto chiudere il nostro e affittarlo ad Armani o a Sainsbury's, ma noi abbiamo voluto investire nel nostro futuro, concentrandoci sui libri, il focus del nostro business"
Christopher Foyle
Foyles for Books, dopo 100 anni la storica libreria di Londra cambia look
"Se si fosse trattato solo di un palazzo nuovo, avremo potuto chiudere il nostro e affittarlo ad Armani o a Sainsbury's, ma noi abbiamo voluto investire nel nostro futuro, concentrandoci sui libri, il focus del nostro business"
Christopher Foyle

È stata inaugurata poche settimane fa a Londra la nuova libreria Foyles in Charing Cross Road, la più grande costruita nel Regno Unito nell’ultimo secolo e realizzata in sostituzione del Central Saint Martins College of Art and Design dove l’originaria libreria aveva trovato sede per più di un secolo. Progettata dallo studio Lifschutz Davidson Sandilands la nuova struttura potrà vendere 200mila titoli distribuiti in 6,5 km di scaffali. Cinque piani per una superficie complessiva di 3.500 mq di vendita al dettaglio e 80 librai impiegati. Oltre ai libri c’è posto per il caffe, per un auditorium e per diverse salette conferenze. “I librai che puntano al futuro” è il titolo della lettera pubblicata sul Domenicale del Sole 24 Ore il 29 giugno 2014 e scritta da Stefano Salis dove si descrivono le centinaia di persone in coda per l’apertura della libreria. “Questa è una notizia – scrive Salis –. Le centinaia di persone sono anche la materializzazione di una speranza e di una fiducia nel libro che resta un baluardo di civiltà, di libero pensiero e non ultimo di design, che trova nella libertà (fisica) il luogo nel quale l’incontro tra autori, editori, liberai e lettori non è solamente reale ma è proficuo, ricco di scambi, di esperienze e di emozioni”.

Gli interni sono molto luminosi, prevale l’intonaco bianco e il legno chiaro. Nel progetto di restauro dell’immobile esistente sono state levate le superfetazioni ed è stata svelata la maglia della struttura esistente. L’esterno è stato ripulito ed è stata integrata una nuova struttura sul retro, che amplia il volume per due piani, dove è stata ricavata anche una palestra. “Nel peggior momento storico del commercio dei libri – aggiunge Salis – Foyles ha aperto una delle più grandi librerie d’Europa. Ha acquistato il palazzo dodici anni fa e ha dedicato tre anni alla ristrutturazione. Foyles ha esordito con un minifestival della libreria invitando autori a tenere conferenze. La libreria si trasforma all’occasione in agenzia di viaggio – si legge sul Domenicale – proponendo ai lettori tour con scrittori nei luoghi classici e verso festival lontani. La nuova Foyles tenta di essere un aggregatore sociale”.

L'evoluzione di un marchio, del centenario "Foyles for Books", e di un luogo che innovando il layout e integrando un mix di funzioni guarda al futuro investendo sul focus del business aziendale. "Se si fosse trattato solo di un palazzo nuovo, avremo potuto chiudere il nostro e affittarlo ad Armani o a Sainsbury's, ma noi - Salis riporta le parole di Christopher Foyle - abbiamo voluto investire nel nostro futuro, concentrandoci sui libri".

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