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Sono 28 i soggetti che hanno partecipato all’asta tramite la rete del Consiglio Nazionale del Notariato

Piano vendite Demanio: 18 beni per oltre 18 milioni di euro. Altri 43 immobili sul mercato

di Redazione PPANthebrief | pubblicato: 28/10/2019
«Le aggiudicazioni sono avvenute attraverso il meccanismo dei rilanci con cospicui incrementi sul prezzo a base d’asta»
Agenzia del Demanio
Piano vendite Demanio: 18 beni per oltre 18 milioni di euro. Altri 43 immobili sul mercato
«Le aggiudicazioni sono avvenute attraverso il meccanismo dei rilanci con cospicui incrementi sul prezzo a base d’asta»
Agenzia del Demanio

Si è chiuso il primo dei tre bandi nazionali di vendita di immobili dello Stato pubblicati dall’Agenzia del Demanio il 18 luglio scorso.  Aggiudicati provvisoriamente 18 beni dei 50 immobili coinvolti per un valore complessivo di 18,3 milioni di euro, pari a circa il 40% del prezzo totale a base d’asta. L’operazione di vendita rientra nell’ambito del piano straordinario di dismissione degli immobili pubblici previsto dalla legge di Bilancio 2019 ed ha riguardato un portafoglio di beni variegato ed eterogeneo: edifici residenziali, commerciali, ex caserme, terreni, immobili storici, strutture industriali e direzionali.

Le sedute d’asta si sono svolte tramite la Rete Aste Notarili (RAN) del Consiglio Nazionale del Notariato utilizzando la modalità telematica e applicando in alcuni casi il meccanismo dei rilanci sul prezzo a base d’asta: per i 18 beni aggiudicati l’incremento di valore sulla base d’asta è di circa il 16% pari a 2.488.620,77 euro. Alle aste hanno partecipato in totale 28 soggetti tra persone fisiche e giuridiche.

I beni dotati di caratteristiche di unicità e atipicità, come ad esempio i piazzali ferroviari o le ex caserme - che rappresentano particolari opportunità di investimento - hanno suscitato interesse e partecipazione. “In questi casi – spiega una nota dell’Agenzia del Demanio - le aggiudicazioni sono avvenute, attraverso il meccanismo dei rilanci, con cospicui incrementi sul prezzo a base d’asta: a Bologna una porzione della Caserma Mameli è stata aggiudicata a un prezzo finale di 857mila euro, dopo ben 25 rilanci; a Milano il Capannone Industriale di via Guglielmo Silva, che occupa un’area di oltre 900 mq nel distretto Citylife, è stato aggiudicato per 4,1 milioni di euro rispetto al prezzo di partenza di circa 3,4 milioni di euro. Sempre a Milano, l’asta per l’Appartamento Loft Porta Ticinese ha coinvolto 4 partecipanti e si è chiusa dopo 12 rilanci raggiungendo un prezzo finale di 1 milione di euro. A Fermo la vecchia stazione, utilizzata come parcheggio di autobus, è stata aggiudicata per 1,5 milioni di euro con un rialzo del 136% rispetto alla base d’asta. Più offerte ricevute anche per l’Ex Casa del Fascio, immobile storico inserito nella cinta muraria duecentesca di Cittadella in provincia di Padova”.

Tra i beni venduti di maggior valore ci sono anche l’area ad uso campo da golf a Rosolina, in provincia di Rovigo, la Palazzina Forte della Rocca, nel borgo storico di Bergamo Alta e l’ufficio di Via Colli situato in una zona residenziale di Torino. Ancora, il locale ristorante in piazza San Pancrazio a Firenze è stato aggiudicato con un rialzo di quasi il 19% sulla base d’asta.

Tra gli altri beni assegnati: un ex casello Anas in Abruzzo; una vasta area di 6.968 mq adibita a distributore carburanti situata a Civitavecchia nel Lazio, e un locale commerciale, parte di Palazzo Piccolomini a pochi metri da Piazza del Campo a Siena. Aggiudicate anche una struttura commerciale e l’ex Caserma G.Pasini a Trieste, l’ex Caserma Du Werger in provincia di Cuneo in Piemonte e altri tre beni in Lombardia: un appartamento a Milano, una villa nell’hinterland a Pioltello e il piazzale Ferroviario di Tirano in provincia di Sondrio.

Le aggiudicazioni provvisorie, una volta ultimate tutte le necessarie verifiche amministrative, diventeranno definitive e si procederà alla stipula dei contratti. Ancora in corso fino al 15 novembre gli altri due bandi di vendita relativi ai restanti 43 immobili per un valore totale di oltre 98 milioni di euro. Tra le opportunità di investimento ci sono strutture militari dismesse, come le ex Caserme Gherzi, Cavalli e Passalacqua a Novara, grandi contenitori industriali ora dismessi come gli Stabilimenti Esplosivi Ex Spea in provincia di Terni, immobili storici, terreni, ex conventi ed edifici residenziali.

In copertina il Faro di Capo Trionto in loc. Marinetta a Corigliano Rossano (CS) ©Agenzia del Demanio

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Tag: città; cultura; spazi pubblici
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