Intervista a Beatrice Milani (Milani Giovanni & C). Dalla progettazione alla manutenzione, in cantiere il picco con 100 operai

Sicurezza, dati e comfort nell’Headquarter Tiburtina. L’identikit e il punto di vista degli impiantisti

di Paola Pierotti | pubblicato: 24/11/2015
“Sviluppiamo soluzioni innovative per garantire le migliori prestazioni per il committente finale e per gli utilizzatori. Gli impianti hanno un ruolo centrale per dare valore all'edificio, contenere i costi e le ricadute sull'ambiente"
Beatrice Milani
Sicurezza, dati e comfort nell’Headquarter Tiburtina. L’identikit e il punto di vista degli impiantisti
“Sviluppiamo soluzioni innovative per garantire le migliori prestazioni per il committente finale e per gli utilizzatori. Gli impianti hanno un ruolo centrale per dare valore all'edificio, contenere i costi e le ricadute sull'ambiente"
Beatrice Milani

“Trecento operai al lavoro nel maxi-cantiere del nuovo quartier generale di Bnp Paribas Re oggi non sono un problema. La complessità dovrà essere gestita con più attenzione quando si passerà alla fase delle finiture, si dovranno cablare le scrivanie, installare gli apparecchi illuminanti”. Beatrice Milani è un architetto ed è lei che sta coordinando a nome della sua azienda, la Milani Giovanni & C., la squadra impegnata per la progettazione e l’installazione di tutti gli impianti della futura nuova sede Bnl. La Milani è un’azienda di Lecco già da qualche anno operativa a Roma. Sul tema-banche ha già lavorato alla realizzazione della torre Unicredit e nel contesto di grandi sedi direzionali è stata coinvolta per il Vodafone Village. Per Expo ha lavorato a sette padiglioni curando l’installazione e la manutenzione, e gestendo in queste settimane anche il processo di smontaggio.

“Non siamo un’azienda di installatori ma di integratori: nei progetti complessi assembliamo tutti i sistemi elettrici, entriamo in campo già dallo studio di fattibilità cercando di capire e ottimizzare le soluzioni. Per l’headquarter Tiburtina abbiamo distribuito 60mila metri di montanti in alluminio, sono previsti 300mila metri di distribuzione secondaria, 1700 metri di cavi di media tensione, 90mila metri di fibre ottiche e altri 80mila metri di altri cavi-dati in rame" Beatrice Milani descrive così l’identikit della sua azienda. “Sviluppiamo soluzioni innovative e lavoriamo con attenzione sul tema della manutenzione – spiega l’architetto – cerchiamo di garantire le migliori prestazioni per il committente finale e per gli utilizzatori, nella consapevolezza che gli impianti sono una componente di estremo valore, cresciuto esponenzialmente negli ultimi anni vista l’attenzione al contenimento dei costi e all’impatto sull’ambiente”. La Milani è entrata nel cantiere di Bnp in primavera e sarà tra gli ultimi subappaltatori del general contractor Parsitalia a terminare le proprie attività.

La Milani Giovanni & C. ha compiuto da poco i suoi primi 50 anni e oggi conta 70 dipendenti e 200 terzisti esterni che lavorano su tutto il territorio nazionale. Il fatturato oscilla tra i 25 e i 35 milioni di euro e quest’anno chiuderà intorno ai 30 anche grazie ai due cantieri romani di BnpParibas Re, Heaquarter Tiburtina e le residenze di Domus Aventino. “Oggi per la sede della banca siamo impegnati con circa una cinquantina di persone, arriveremo ad un picco di 100 unità quando si andranno a definire le parti di dettaglio e le finiture del progetto”.

“Da architetto – racconta Beatrice Milani – provo grande soddisfazione nel collaborare alla realizzazione di questo grande progetto. Nei nostri lavori cerchiamo sempre di garantire la miglior soddisfazione possibile a qualsiasi cliente, si tratti di un supermercato o di una sede direzionale, ovviamente la sfida si fa più interessante quando il progetto è di eccellente qualità e dove il nostro contributo sul sistema impiantistico può contribuire incrementare il valore complessivo”. L’approccio della Milani Giovanni & C. è dichiarato e collaudato: “progettazione, installazione e manutenzione degli impianti con soluzioni mirate per ogni esigenza e con un approccio a 360°. Non ci accontentiamo di essere semplici esecutori – racconta l’architetto - ma da consulenti cerchiamo di proporre soluzioni tecniche. Non solo, grazie ad un puntuale servizio clienti, seguiamo il progetto fino al completamento dei lavori e oltre, garantendo in ogni momento controlli di manutenzione rapidi ed efficaci”.

Per un’azienda che si occupa di impianti con soluzioni che vanno dal civile all’industriale, alle infrastrutture, dalla progettazione ai collaudi, contribuire alla realizzazione della nuova sede di una banca è una sfida unica sia per il rispondere adeguatamente al tema della sicurezza, sia per la complessità del progetto che richiede un sistema di informazioni al passo con i tempi, il tutto adattandosi alle specifiche caratteristiche del cantiere. “La localizzazione a Tiburtina, in prossimità della stazione dell’AV – spiegano dall’azienda – con spazi sacrificati e inesistenti, ha richiesto una particolare attenzione in termini di gestione della logistica, con la necessità di programmare gli acquisti con consegne mirate. Solo per fare un esempio, calcolando 10mila corpi illuminanti, è necessario per noi scandire nel tempo le attività, non potendo gestire sul posto tutto il materiale senza un tassativo cronoprogramma”.

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