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Tra gli altri in gara: Bak Gordon, Barozzi Veiga, Cruz y Ortiz Arquitectos, Foster & Partners e Sauerbruch Hutton

L’Università di Padova ha scelto Steam con Chipperfield per la PiaveFutura

di Paola Pierotti | pubblicato: 06/04/2019
David Chipperfield Architects, impegnato in questi mesi anche a Venezia nel restauro e nella riconfigurazione delle Procuratie Vecchie, torna protagonista nel panorama italiano con la vincita di uno dei più importanti concorsi lanciati negli ultimi mesi. 
L’Università di Padova ha scelto Steam con Chipperfield per la PiaveFutura
David Chipperfield Architects, impegnato in questi mesi anche a Venezia nel restauro e nella riconfigurazione delle Procuratie Vecchie, torna protagonista nel panorama italiano con la vincita di uno dei più importanti concorsi lanciati negli ultimi mesi. 

Due elementi, uno statico e uno dinamico: il primo composto dagli edifici esistenti recuperati e rinnovati, l’altro, un edificio nuovo, che genera con una particolare forma, ovale, un’area aperta per nuovi usi integrati alle funzioni previste dal brief. Questo il concept del progetto firmato da Steam del professor Mauro Strada con David Chipperfield Architects e il geologo Davide Dal Degan che si è aggiudicato i concorso internazionale “PiaveFutura”, per il nuovo Campus delle Scienze Sociali ed Economiche dell’Università di Padova.

Si conclude così il concorso a procedura ristretta, organizzato dall’Università che conta tra gli altri selezionati anche Bak Gordon, Barozzi Veiga, Cruz y Ortiz Arquitectos, Foster & Partners e Sauerbruch Hutton.

Il concorso prevede il recupero del Complesso dell’ex Caserma Piave: un’importante area di circa 50.000 mq, situata nella zona sud-ovest della città di Padova, compresa tra il tracciato della doppia Cinta Muraria della Città che include l’ex convento degli Agostiniani utilizzato come parte delle Caserme fin dal diciannovesimo secolo.

La proposta vincitrice prevede il recupero degli edifici storici, che servono le attività per la didattica, per l’amministrazione e la ricerca, e un nuovo edificio al centro del campus. “Di forma ellittica, il nuovo padiglione, parzialmente ipogeo, serve le attività di studio, ristorazione e conferenza. Il concetto architettonico – spiegano dallo studio milanese di David Chipperfield Architects - è radicato nell’idea di un edificio al servizio dell’Università ma anche della città, agendo come fosse un “condensatore sociale”. Il riferimento all’architettura storica patavina, il Prato della Valle e l’Orto Botanico, è dichiaratamente evidente e fonte di ispirazione del progetto”.

“Il progetto primo classificato – spiegano dalla commissione - risponde, in maniera essenziale ed innovativa, alla difficile esigenza di combinare il rispetto del monumento vincolato (anche nel suo sedime, quindi nei suoi spazi liberi e nella relazione visiva fra le parti, compresa la menzionata “rarefazione” costruttiva) con l’immissione di una realtà architettonica contemporanea, necessaria a risolvere i cogenti problemi funzionali e distributivi richiesti da un insediamento universitario”. Si sceglie una dimensione che, avvalendosi anche di un attento uso di spazi e volumi interrati, si mantiene molto misurata e piuttosto bassa, senza modificare le vedute dall’esterno verso il sito della Caserma e lo skyline urbano. “Il progetto – aggiungono i giurati - ben si sofferma sulle esigenze e particolarità del restauro e degli edifici storici a diverso titolo facenti parte dell’ex Caserma Piave, contemperando al meglio le diverse qualità e scelte esplicitate in sede concorsuale”.

David Chipperfield Architects, impegnato in questi mesi anche a Venezia nel restauro e nella riconfigurazione delle Procuratie Vecchie (aggiudicatosi nel 2017 un concorso indetto da Generali), torna protagonista nel panorama italiano con la vincita di uno dei più importanti concorsi lanciati negli ultimi mesi. A distanza di quasi 15 anni dai primi investimenti dello studio britannico nel nostro paese, anche con una mostra dedicata proprio a Padova promossa dalla Fondazione Barbara Cappochin, David Chipperfield Architects, si distingue con l'impegno di una squadra rinnovata, quella milanese guidata dallo stesso Chipperfield con Giuseppe Zampieri. Una seconda occasione dopo le alterne stagioni, con lo stop di alcuni grandi progetti come quello per l'Arsenale di Verona e le difficoltà vissute per portare a termine il Mudec di Milano piuttosto che la Cittadella giudiziaria di Salerno.

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Tag: città; cultura; masterplanning
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