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Al via il concorso promosso dal Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano

Isola d’Elba, cercasi progetto per il santuario dei mammiferi marini

di Chiara Castellani | pubblicato: 30/07/2020
L’Ordine di Livorno auspica che il Centro possa accrescere la conoscenza collettiva sui temi dell’architettura e della trasformazione delle realtà urbane e del patrimonio edilizio esistente. 
Isola d’Elba, cercasi progetto per il santuario dei mammiferi marini
L’Ordine di Livorno auspica che il Centro possa accrescere la conoscenza collettiva sui temi dell’architettura e della trasformazione delle realtà urbane e del patrimonio edilizio esistente. 

È online il bando di concorso per la progettazione in due gradi del Centro per il Santuario Internazionale dei Mammiferi Marini. Siamo nel centro storico di Portoferraio, nell’immobile denominato Le Galeazze, punto di grande importanza culturale per l’Isola d’Elba. Costruito nel periodo di fondazione della città, il suo utilizzo originario era quello di cantiere navale in ragione della particolare posizione, protetta dalla cinta muraria. 

L’iniziativa fa seguito alla firma, a marzo 2020, di un protocollo di intesa per avviare una competizione, sottoscritto da il Parco Nazionale Arcipelago Toscanoe l’Ordine degli Architetti Paesaggisti Pianificatori e Conservatori della Provincia di Livorno

Il Santuario è un’area internazionale protetta istituita nel 1999 tramite un accordo tra Italia, Francia e Principato di Monaco. Obiettivo dei tre paesi è tutelare i mammiferi nel loro habitat naturale, proteggendoli dagli impatti negativi diretti o indiretti delle attività umane. In tutto si tratta di una superficie marina di 96mila ettari, a nord del Mar Tirreno, attorno all’Arcipelago Toscano e delimitata dalla Provenza (penisola di Giens), nella Sardegna nord occidentale da Punta Falcone, Capo Ferro nella parte nord orientale e da Fosso Chiarone in Toscana. 

La documentazione è online sulla piattaforma informatica dedicata concorsiawn.it, sulla quale verrà svolta l’intera procedura garantendo il totale anonimato dei partecipanti. Il concorso verrà divulgato capillarmente in Italia e all’estero e prevede l’utilizzo del tipo C3 conforme alla normativa del Codice Appalti attualmente vigente, appositamente scelto per i concorsi in due gradi perché, come spiega l’architetto Daniele Menichini presidente dell’Ordine di Livorno «consente di assegnare i servizi di architettura ed ingegneria in pochissimo tempo e di andare all'affidamento dell'appalto immediatamente dopo l'aggiudicazione della seconda fase. Per la procedura per Le Galeazze – continua – in poco più di cinque mesi si arriverà a compimento ed è molto più performante delle deroghe al Codice Appalti introdotte anche nell'ultimo decreto semplificazione che ciecamente guarda solo alla facilitazione dell'appalto, ma non dice nulla sui temi della progettazione preventivamente necessari». 

Per la ristrutturazione è prevista la realizzazione di due edifici: il primo ospiterà la ricostruzione in scala reale della balenottera azzurra, 29,90 metri di lunghezza, l’esemplare più grande mai misurato con accuratezza scientifica e ad oggi il più grande animale accertato mai vissuto sulla terra. Nel secondo impianto invece si svilupperà il Centro vero e proprio, con l’esposizione di altri modelli di cetacei, strutture multimediali che parlino della biodiversità del mediterraneo, una sala video, l’ingresso/biglietteria e il bookshop. 

Il costo totale dell’opera è di 1,5 milioni di euro. L’ammontare complessivo del corrispettivo, per tutti i livelli di progettazione (preliminare, definitiva ed esecutiva), è di euro 269.826,76. 

I termini per la prima e la seconda fase scadono rispettivamente il 14 ottobre 2020 e il 12 gennaio 2021. 

L’Ordine di Livorno auspica che il Centro possa accrescere la conoscenza collettiva sui temi dell’architettura e della trasformazione delle realtà urbane e del patrimonio edilizio esistente e essere anche occasione per stimolare la committenza verso un ruolo attivo nella ricerca di interventi pubblici di maggiore qualità e più ampia soddisfazione da parte dei cittadini. «Si tratta di un’opera importante e complessa – sottolinea il presidente del Parco Giampiero Sammuri – è dunque necessario reperire competenze di livello per avere una progettazione di alto valore». 

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