le iniziative |
E il neo-ministro Giovannini apre al dialogo con gli operatori economici e sociali su infrastrutture e mobilità sostenibile

Gli Architetti scendono in campo con la RPT per il Cantiere Recovery

di Paola Pierotti | pubblicato: 27/02/2021
«Rafforzare l'ammodernamento delle reti infrastrutturali e del settore della logistica, investire in infrastrutture sociali e nelle diverse aree del sistema dei trasporti, accelerare le trasformazioni in atto nel mondo delle imprese e dei consumatori nella direzione della sostenibilità»
Enrico Giovannini
Gli Architetti scendono in campo con la RPT per il Cantiere Recovery
«Rafforzare l'ammodernamento delle reti infrastrutturali e del settore della logistica, investire in infrastrutture sociali e nelle diverse aree del sistema dei trasporti, accelerare le trasformazioni in atto nel mondo delle imprese e dei consumatori nella direzione della sostenibilità»
Enrico Giovannini

Procedono i lavori del “Cantiere Recovery”, il gruppo istituito dalla Rete Professioni Tecniche che ha il compito di elaborare proposte operative per accedere ai fondi del Recovery Fund che vadano nella direzione delle priorità individuate dalla UE. I quattro incontri svolti dal “Cantiere Recovery” hanno portato alla stesura di un documento – su cui si continua a lavorare- che a breve sarà presentato al Governo.

Intanto nel team entrano anche gli Architetti, e il delegato per il Cnappc è Diego Zoppi.

L’Italia, come tutti i paesi beneficiari, dovrà presentare un Piano nazionale di ripresa e resilienza entro il 30 aprile. Ogni piano sarà poi valutato dalla Commissione e approvato definitivamente dal Consiglio. Come anticipato dalla RPT, “le riforme strutturali del Recovery Fund (Pubblica Amministrazione, Giustizia, Fisco, Sanità, transizione digitale e transizione ecologica) dovranno guardare al ruolo sussidiario delle professioni del nostro Paese”.

Intanto nella giornata di ieri dal dicastero di Porta Pia è arrivata la comunicazione che è cambiato il nome Ministero delle infrastrutture e dei trasporti in “Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili”, su proposta del neo-ministro Enrico Giovannini con il decreto-legge sulla riorganizzazione dei ministeri.

«Il cambio di nome corrisponde ad una visione di sviluppo che ci allinea alle attuali politiche europee e ai principi del Next Generation Eu. L’obiettivo è promuovere una forte ripresa economica del Paese che sia sostenibile anche sul piano sociale e ambientale, come indicato dal Presidente Draghi. Investimenti rapidi e consistenti, come quelli che stiamo programmando, in particolare con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, devono produrre un rilevante effetto sul piano della competitività del sistema economico e di stimolo occupazionale nell'attuale congiuntura economica e in prospettiva. Il rafforzamento e l'ammodernamento delle reti infrastrutturali e del settore della logistica, l'investimento in infrastrutture sociali e nelle diverse aree del sistema dei trasporti devono accompagnare e accelerare le trasformazioni in atto nel mondo delle imprese e dei consumatori nella direzione della sostenibilità». Queste le parole del Ministro Giovannini che ha anticpato «l'impegno ad aprire un dialogo intenso con gli operatori economici e sociali per identificare le azioni più idonee per accelerare questo percorso, tenendo conto anche delle nuove opportunità derivanti dai recenti orientamenti del mondo finanziario e delle politiche europee in materia». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Tag: energia; trasporti
Condividi


Torna indietro
© 2017 PPAN srl via Nomentana 63, 00161 Roma - P.iva 12833371003
Thebrief Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 49 del 23/03/2015 - Editore: PPAN srl - Direttore responsabile: Andrea Nonni - privacy