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Cantiere offsite. Sei mesi di lavoro per il progetto firmato dal team olandese guidato dall’italiano Giacomo Garziano

Freebooter, le case biofiliche dello studio GG-loop ad Amsterdam

di Francesco Fantera | pubblicato: 01/04/2019
Freebooter
Residenziale
Dove si trova:
Amsterdam
Zeeburgereiland
Progetto:
GG-Loop
Brouwersgracht 186-B, Amsterdam, Olanda
Committenza:
Privata
«Il nostro studio interpreta un tipo di design urbano che rispecchia tanto i bisogni degli abitanti quanto quelli dell’ambiente, attraverso un processo teso a ricreare un link fra due facce della stessa medaglia»
Giacomo Garziano
Freebooter, le case biofiliche dello studio GG-loop ad Amsterdam
«Il nostro studio interpreta un tipo di design urbano che rispecchia tanto i bisogni degli abitanti quanto quelli dell’ambiente, attraverso un processo teso a ricreare un link fra due facce della stessa medaglia»
Giacomo Garziano

Bioarchitettura, ergonomia e concept site specific, in una parola: biophilic design (design biofilico). Un approccio alla progettazione caratterizzato dall’attenzione alle esigenze dei futuri fruitori, con l’obiettivo di dar vita ad un ambiente che, prendendo spunto dalle dinamiche della natura, funge da nido sicuro dove rigenerare il corpo e lo spirito. E Freebooter, il progetto dello studio di architettura olandese GG-loop, racchiude tutti questi elementi. Dai materiali, all’analisi dell’illuminazione solare, per arrivare alle stanze flessibili e utilizzabili in maniera differente a seconda delle necessità. L’opera, che da marzo 2019 ospita i primi due nuclei familiari, riflette in pieno la filosofia dello studio che ha realizzato sia gli esterni che gli interni del nuovo volume ad Amsterdam, nella zona est della città.

La vision. «Nonostante lo stile di vita moderno abbia indebolito la connessione fra gli esseri umani e la natura – spiega Giacomo Garziano, architetto e fondatore di GG-loop – noi tutti ne siamo parte in un senso molto profondo. Il nostro studio, quindi, interpreta un tipo di design urbano che rispecchia tanto i bisogni degli abitanti quanto quelli dell’ambiente, attraverso un processo teso a ricreare un link fra due facce della stessa medaglia. E Freebooter – prosegue Garziano – è figlio di questa nostra concezione. Inoltre sono convinto che il design biofilico sia la chiave per progettare nel modo migliore e bilanciare gli aspetti squisitamente tecnici propri dell’edilizia sostenibile, a quelli relativi alla qualità degli spazi. Questi, in particolare, sono fluidi e organici, cosicché ogni volta che ci si muove all’interno dell’appartamento si scopre un nuovo particolare».

Il progetto. L’elemento che più di tutti è in grado di spiegare il concept dell’edificio è con ogni probabilità il nome. I freebooter infatti altro non erano che dei bucanieri, ricordati ancora oggi per il loro spirito fuori dagli schemi teso all’esplorazione di terre e, soprattutto, mari inesplorati. Mezzo per eccellenza di queste figure oggi mitizzate erano le navi, altro simbolo di una nazione nota in tutto il mondo, nonostante le ridotte dimensioni, per la potenza della sua flotta in particolare fra XVII e XVIII secolo. Il legno da un lato e il coraggio delle scelte progettuali dall’altro, sono quindi la cifra dell’immobile residenziale. Il complesso è composto da due appartamenti di 120 mq l’uno inseriti in un edificio lungo 10 metri e profondo sette. Dall’aspetto compatto, si sviluppa su quattro livelli circondati da un balcone che si apre su tutti i prospetti della struttura. Gli interni, molto luminosi grazie alla presenza di grandi finestre e di un open space nell’area living (cucina e soggiorno), sono caratterizzati dall’uso di legno di cedro rosso, pino e acciaio. I tempi? Grazie all’impiego di moduli prefabbricati offsite, sono bastate tre settimane per completare i quattro piani e sei mesi in tutto per l’intera operazione.

Oltre la sostenibilità. Tutto il progetto è pensato non per ridurre i consumi, ma per ottenere un rapporto positivo fra energia consumata e prodotta. Per far questo, il team di GG-loop ha studiato per un anno l’orientamento della luce del sole in modo da impostare il design di tutte le aree dell’edificio allo scopo di massimizzare la luminosità naturale interna, senza però rinunciare alla privacy degli abitanti. Il volume è realizzato in X-LAM, sistema costruttivo sempre più utilizzato per la versatilità e le alte prestazioni. Isolamento termico, gestione della temperatura e dell’umidità, sistema di riscaldamento e raffreddamento sono solo alcuni degli aspetti che il team guidato da Garziano ha considerato fin dalle prime fasi progettuali. Il tutto senza dimenticare, secondo le tesi del biophilic living, che entrambi gli appartamenti devono rappresentare un rifugio dove gli abitanti recuperano dallo stress della vita quotidiana e, allo stesso tempo, vedono crescere la propria creatività grazie ad un elevato benessere.

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Tag: città; italiani all’estero
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