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A vent’anni dalla scomparsa, eventi e mostre in ricordo dell’architetto catalano

Enric Miralles, nel 2021 Barcellona celebra il suo enfant terrible

di Chiara Brivio | pubblicato: 15/04/2021
«Il paradosso di Enric Miralles è che era un artista individuale, un maestro, che tuttavia non lavorò mai da solo»
Benedetta Tagliabue
Enric Miralles, nel 2021 Barcellona celebra il suo enfant terrible
«Il paradosso di Enric Miralles è che era un artista individuale, un maestro, che tuttavia non lavorò mai da solo»
Benedetta Tagliabue

«È forse difficile condividere un progetto con soci e collaboratori quando si è un artista unico. Ma il paradosso di Enric Miralles è che era un artista individuale, un maestro, che tuttavia non lavorò mai da solo», ricorda così Benedetta Tagliabue, architetta e co-fondatrice dello studio EMBT, il marito e partner, una delle figure di spicco dell’architettura catalana ed europea del secolo scorso e prolifico artista, scomparso prematuramente nel 2000.

Un percorso creativo, quello dell’architetto, che sarà celebrato in una serie di mostre ed eventi che si terranno nel corso del 2021, a vent’anni dalla morte, in diversi poli museali e istituzioni culturali di Barcellona, dove si esibiranno per la prima volta materiali inediti: fotografie, video, e plastici provenienti dagli archivi della Fondazione a lui intitolata. Un racconto, intitolato MIRALLES, per mostrare l’artista e la sua carriera a 360 gradi: si va dalla celebrazione della visione architettonica di Miralles alla sua passione per le arti visive, con fotomontaggi, collage e proiezioni realizzate dall’artista. Ancora, una mostra in particolare è dedicata alla sua attività di designer, con mobili e oggetti inediti, e un’altra esplora il lavoro dello studio EMBT negli ultimi vent’anni, come riflessione sull’eredità lasciata. Infine, un’attenzione particolare sarà dedicata anche all’insegnamento, da lui praticato a Barcellona e in altri atenei internazionali.

Autore di alcune delle opere più iconiche degli ultimi anni, in primis il nuovo Parlamento scozzese di Edimburgo, oltre al Mercato Santa Caterina e al Parco Cimitero di Igualada, entrambi a Barcellona, e al Padiglione da basket di Huesca, Miralles è stato anche professore e fotografo. Definito enfant terrible dell’architettura spagnola, nel corso della sua breve carriera ha realizzato installazioni ed eseguito diversi lavori per un totale di 225 opere e progetti. Un omaggio, quello organizzato dalla Fondazione e curato dalla stessa Tagliabue e da Joan Roig i Duran dello studio Batlle i Roig, che nelle parole dell’architetta italiana «non solo vuole ricordare la figura umana e professionale di Enric Miralles, ma anche mantenere vivo lo spirito del visionario, dello sperimentalista come modo di lavorare e di vedere il mondo. E lasciare la sua eredità anche alle generazioni future».

Immagine di copertina: Collage 1 Santa Caterina. Courtesy Fundació Enric Miralles

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Tag: arte; cultura
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