Il progetto di riqualificazione della struttura è stato commissionato dalla HNH Hospitality ad una joint venture fra studio THDP e IHG InterContinental Hotels Group

A Venezia un ex convento rinasce come boutique hotel

di Francesco Fantera | pubblicato: 10/05/2019
«Il segmento dei boutique hotel è tra quelli in più rapida crescita nel settore»
Eric Viale
A Venezia un ex convento rinasce come boutique hotel
«Il segmento dei boutique hotel è tra quelli in più rapida crescita nel settore»
Eric Viale

A Venezia, alle spalle dei Giardini della Biennale, ha aperto un nuovo boutique hotel: l’Indigo Venice – Sant’Elena. Un attento intervento di restauro ha trasformato gli ambienti di un ex convento degli anni ’30 in un luogo dove il design fa da trait d’union fra forme antiche e moderne. L’iniziativa è stata presa dal Gruppo HNH Hospitality che ha individuato nell’IHG InterContinental Hotels Group il partner a cui affidare il restyle del volume. A caratterizzare il progetto, frutto di una collaborazione con lo studio THDP di Manuela Mannino, la scelta di disegnare spazi in armonia con il contesto storico culturale veneziano, elemento peculiare del marchio Hotel Indigo®.

«Il risultato di questa operazione – ha commentato Marco Costa, Hotel Manager del Sant’Elena – è l’esempio perfetto di come l’Hotel Indigo tragga ispirazione dal quartiere che lo accoglie, restituendo così all’edificio la sua importanza e offrendo un rifugio ideale dalla frenesia di Venezia». Ad inserire l’apertura della struttura in un contesto più ampio è Eric Viale, Managing Director per l’Europa del Sud di IHG, Gruppo che controlla oltre 5600 hotel in oltre 100 Paesi. «La forte crescita delle nuove aperture e la pipeline del nostro marchio riflette l’andamento positivo di tutto il segmento dei boutique hotel, che è tra quelli in più rapida crescita nel settore».

Il concept. Ad influenzare il disegno dietro l’operazione di riqualificazione è stata la storia della città lagunare e in particolare dal suo forte legame con la cultura bizantina. L’isola di Sant’Elena, infatti, deve il suo nome alla madre dell’imperatore Costantino, le cui reliquie sono custodite nella vicina chiesa di San Pietro.

Il progetto. L’hotel si sviluppa su cinque piani, per un totale di 75 camere, e si divide in due ali unite al centro dalla vecchia cappella dell’ex convento. Gli ambienti, completamente rivisitati, si distinguono per uno stile eclettico frutto di un mix di linee morbide e dure, con arredi in legno, ottone e pelle. L’utilizzo di tonalità calde, unite ad elementi dorati, riporta alla mente le palette dei colori bizantini. Al piano terra si trovano la reception e l’area food & beverage con un lounge bar ed un ristorante aperto anche a chi non è ospitato nella struttura. Anche qui si conferma la scelta stilistica di dar vita ad un ambiente confortevole e leggermente retrò, contaminato positivamente da elementi moderni. Sempre al piano terra si trova anche un cortile interno che è stato ricavato dalla riqualificazione del vecchio chiostro e che oggi ospita un giardino con sedute pensate per permettere agli ospiti di rilassarsi in un’atmosfera caratterizzata dal colore del legno degli arredi e

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Tag: città
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