Biennale 2014 / A cittadini e turisti l’opportunità di vedere il recupero funzionale dell’area sud-est della fabbrica voluto dal presidente Paolo Baratta)

Venezia apre le porte dell’Arsenale

di Paola Pierotti | pubblicato: 24/03/2014
Dalle difficoltà immobiliari si esce solo con un salto anche culturale che riguarda obiettivi e strumenti, occorre una vera 'renovatio urbis' per l'Italia fondata su due pilastri: la tutela dei beni culturali rivitalizzata e una politica di sviluppo che prenda atto che più che edificare nuovo suolo occorre riqualificare quanto realizzato nei decenni precendenti e cessare o ridurre il consumo del suolo
Paolo Baratta
Venezia apre le porte dell’Arsenale
Dalle difficoltà immobiliari si esce solo con un salto anche culturale che riguarda obiettivi e strumenti, occorre una vera 'renovatio urbis' per l'Italia fondata su due pilastri: la tutela dei beni culturali rivitalizzata e una politica di sviluppo che prenda atto che più che edificare nuovo suolo occorre riqualificare quanto realizzato nei decenni precendenti e cessare o ridurre il consumo del suolo
Paolo Baratta

L’iniziativa Con la Biennale all’Arsenale prevede un programma di visite guidate gratuite per conoscere la storia dell’Arsenale e degli spazi in uso alla Biennale, dalle vicende dei siti monumentali, fino alle esposizioni e alle recenti opere di restauro e riqualificazione. Le visite saranno attive fino al 31 marzo 2014 (compatibilmente con i tempi di allestimento della 14. Mostra Internazionale di Architettura) nelle giornate di venerdì, sabato e domenica a orari fissi, e durante la settimana per le scuole e per gruppi organizzati, su richiesta e su prenotazione. Durata: 1 ora e 15’.

L’Arsenale è il più vasto centro produttivo d’epoca preindustriale. Occupava un’area di quarantasei ettari, e nei periodi di piena attività vi lavoravano fino a 2.000 lavoratori al giorno. È un luogo importante per Venezia, non solo perché in questo complesso di cantieri, officine e depositi si costruivano le flotte della Serenissima, ma anche perché era il simbolo della potenza economica, politica e militare della città. Il primo nucleo risale agli inizi del 1200 e si sviluppa ai lati della Darsena Vecchia. All’inizio del Trecento si realizza il primo ampliamento con la costruzione della Darsena Nuova e, nel secolo successivo, l’Arsenale subisce ulteriori trasformazioni dovute alle crescenti esigenze navali e militari della Serenissima. Col passare del tempo l’Arsenale perde sempre più la propria importanza militare lasciando spazio alla componente mercantile. Tra il 1876 e il 1909 si assiste all’ultimo grande sviluppo con la realizzazione di nuove strutture tra la Darsena Nuova e la Nuovissima.

Corderie. Allungate sul lato sud dell'Arsenale, costruite nel 1303 e poi rifatte tra il 1579 e il 1585 su progetto di Antonio Da Ponte, erano un tempo adibite alla costruzione di gomene, cavi e cordame. L'edificio, interamente coperto da capriate in legno, misura 316 metri di lunghezza, 21 di larghezza e 9,70 di altezza. Presenta una struttura ripartita in tre navate che sostengono due soppalchi nelle navate laterali ad un'altezza di sette metri. I metri quadri espositivi sono 6.400.

Artiglierie e Isolotto. Costituite da un lungo edificio a un piano risalente al 1560, le Artiglierie occupano un’area complessiva di 3.300 mq. In origine ospitavano le officine dell’Arsenale. Adiacente è l’edifico dell’Isolotto, un ex magazzino di 900 mq.

Gaggiandre, Tese, Giardino delle Vergini. Le Gaggiandre, due grandiosi cantieri acquatici costruiti tra il 1568 e il 1573 su progetto attribuito a Jacopo Sansovino, si affacciano sull’ampio bacino interno. Al di là delle Tese, in parte realizzate nel Cinquecento, si apre il Giardino delle Vergini,un’area verde di grande fascino.

La Biennale di Venezia ha utilizzato per la prima volta l'Arsenale, nella parte delle Corderie, nel 1980, in occasione della 1. Mostra Internazionale di Architettura curata da Paolo Portoghesi, che allestisce la Strada Novissima proprio alle Corderie. In seguito, gli stessi spazi sono utilizzati durante le Esposizioni d’Arte per la sezione Aperto, dedicata ai giovani artisti.Inizia nel 1999, sotto la Presidenza di Paolo Baratta, il recupero funzionale dell’area sud-est dell’Arsenale concessa in uso dalla Marina Militare - Ministero della Difesa alla Biennale di Venezia.

L’area in concessione ha una superficie complessiva di circa 50.000 mq, di cui circa 25.000 mq sono coperti. Qui sono concentrati alcuni degli edifici più importanti dell’Arsenale costruiti a partire dal ‘400 (Corderie, Artiglierie, Tese del Cinquecento, Tese dell’Isolotto).
 
L’obiettivo era rendere fruibili e funzionali gli spazi per le attività coniugando le esigenze di ciascuna di esse (di spettacolo ed espositive) e la salvaguardia degli edifici: un approccio progettuale dinamico, in costante dialogo con l’architettura storica e monumentale dell’area.
 
Per soddisfare le esigenze determinate dalla particolare natura delle attività della Biennale, gli interventi hanno preservato l’unicità degli spazi e sono stati sempre reversibili, con strutture flessibili e adattabili tali da assicurare l’evoluzione e l’aggiornamento degli ambienti e delle aree.
 
Le opere, eseguite in costante collaborazione con la Soprintendenza di Venezia, hanno interessato: coperture, pavimentazioni, infissi, opere tecnologiche, adeguamento normativo e infrastrutture per tutta l’area.

Gli interventi sono stati realizzati con i fondi a valere sulla Legge Speciale per la Salvaguardia di Venezia assegnati alla Biennale.

 
Per informazioni e prenotazioni
 
Tel. 041 5218828 | Fax 041 5218732
 
promozione@labiennale.org

 

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