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Da luogo di produzione a hub per design, arte e cibo

Treviso, partnership pubblico-privata per l’ex fabbrica Pagnossin

di Milena Rettondini | pubblicato: 18/05/2017
"Open Dream intende trasformare il patrimonio dell'ex Pagnossin in un luogo catalizzatore di imprese, università, centri di ricerche e di cultura"
Damaso Zanardo
Treviso, partnership pubblico-privata per l’ex fabbrica Pagnossin
"Open Dream intende trasformare il patrimonio dell'ex Pagnossin in un luogo catalizzatore di imprese, università, centri di ricerche e di cultura"
Damaso Zanardo

Dopo Open Piave, a Treviso arriva Open Dream. A due anni dall’inizio del percorso di progettazione partecipata tra il comune veneto e l’Università Iuav di Venezia per il recupero dell’ex caserma Piave, il sindaco Giovanni Manildo investe sulla riqualificazione dell’ex fabbrica Pagnossin: un’area di 100mila mq di cui 42mila coperti da edifici storici, dove dal 1915 fino al 2007 è stato attivo uno degli stabilimenti per la produzione di ceramica più noti del nord Italia. 

Iniziativa possibile grazie alla partnership pubblico-privata con l’imprenditore Damaso Zanardo, dal 2015 proprietario dell’area. 

A dieci anni dalla chiusura, un progetto di rigenerazione che si propone di portare nuova vita a questi spazi, puntando allo sviluppo del territorio. Con la collaborazione di architetti, designer, curatori d’arte, pianificatori e professionisti selezionati da Zanardo, all’ex Pagnossin nei prossimi anni sorgerà una cittadella “dei cinque sensi”, dove verranno organizzati eventi d’arte e design, e dove si potrà pranzare o cenare in luoghi di ristoro attenti alle produzioni locali, partendo dalla bioagricoltura. 
 
Ancora una volta grazie al contributo dello Iuav di Venezia, sarà possibile riqualificare un immobile restituendolo alla popolazione, con l’ambizione questa volta di farlo diventare un hub di respiro internazionale. "Open Dream intende trasformare questo straordinario patrimonio in un luogo catalizzatore di imprese, università, centri di ricerche e di cultura - ha dichiarato l'imprenditore Zanardo -. Uno spazio connesso anche a scala sovralocale grazie alla vicinanza all’aeroporto Canova, con un connotato green dato dal collegamento con la ciclabile Treviso Ostiglia". 
 
Centrale il ruolo del mondo accademico nel delineare le linee guida dell'intervento. "Si tratta di un vero e proprio progetto di rigenerazione urbana al quale i giovani ricercatori Iuav, lavorando a stretto contatto con Zanardo, stanno dando sostanza progettuale" ha dichiarato Alberto Ferlenga, rettore dell’Università Iuav di Venezia. Gli studi di approfondimento dei luoghi e dei contesti portati avanti dall'Università secondo il sindaco Manildo consentiranno in futuro di gestire al meglio anche le ricadute sociali ed economiche della trasformazione degli spazi urbani. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Tag: arte; città; spazi pubblici
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