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Dal 5 al 10 settembre. Oltre alla fiera, diversi eventi in città, tra le location, Triennale, Scala e Adi Design Museum

Il supersalone, in versione light per “salvare” il mercato e il design

di Francesca Fradelloni | pubblicato: 26/05/2021
«Accettare la sfida di organizzare un evento speciale, un “supersalone”, in un anno così difficile e complicato, è il segno tangibile di quanto i nostri imprenditori e la Federazione abbiano gettato il cuore oltre l’ostacolo per portare la comunità del design, i buyer, i media e anche il pubblico generalista a un evento che non ha pari al mondo»
Claudio Feltrin
Il supersalone, in versione light per “salvare” il mercato e il design
«Accettare la sfida di organizzare un evento speciale, un “supersalone”, in un anno così difficile e complicato, è il segno tangibile di quanto i nostri imprenditori e la Federazione abbiano gettato il cuore oltre l’ostacolo per portare la comunità del design, i buyer, i media e anche il pubblico generalista a un evento che non ha pari al mondo»
Claudio Feltrin

Il Supersalone è un corale antidoto contro la crisi. Nuovi allestimenti che sfideranno la legge di gravità con prodotti appesi alle pareti, ma la kermesse milanese sembra mettere i creativi con le spalle al muro. Aziende capofila, come sempre, e il grande mercato al centro, ma anche vendite on line. Il paragone ironico che è girato sui social per tutta la mattina in occasione della conferenza stampa, con il “mercato in fiera”, ha comunque una sua linearità con la nuova visione dell’evento. Si lega infatti alla memoria storica che Stefano Boeri vuole dare al ruolo delle fiere nella storia del nostro Paese. Dal Medioevo alla Milano post pandemica, il curatore dell’evento Speciale 2021 del Salone del Mobile milanese edizione 2021, racconta di una continuità con la circolazione delle persone, merci e cultura, ma anche spettacoli ed eventi. Ecco cosa era la fiera un tempo e come tornerà ad esserlo in questa edizione “straordinaria”, ideata e organizzata solo sette mesi prima dell’inaugurazione.

Sarà di nuovo forte il sistema fieristico che respirerà a pieni polmoni della riapertura degli eventi in presenza e che darà forza al made in Italy. Un approccio più pop e cinque co-progettisti: Andrea Caputo, Maria Cristina Didero, Anniina Koivu, Lukas Wegwerth e Marco Ferrari ed Elisa Pasqual dello Studio Folder. Sempre ospitato alla Fiera di Rho, che, grazie al nuovo concept, a una curatela di eccezione, promette di riaffermare la centralità di Milano nel panorama internazionale del progetto, della cultura e dell’innovazione. Una squadra che collaborerà con Giorgio Donà, co-founder e direttore di Stefano Boeri Interiors, nella definizione di percorsi innovativi che sapranno valorizzare progetti e prodotti in un contesto fatto di prossimità, riflessione e condivisione. 

«Accettare la sfida di organizzare un evento speciale, un “supersalone”, in un anno così difficile e complicato, è il segno tangibile di quanto i nostri imprenditori e la Federazione abbiano gettato il cuore oltre l’ostacolo per portare, ancora una volta, la comunità del design, i buyer nazionali e internazionali, i media e anche il pubblico generalista a Rho Fiera, per partecipare a un evento che non ha pari al mondo e che solo la città di Milano è in grado di ospitare», racconta Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo.

«Il trend attuale rivaluta la centralità della casa e la necessità di investire nel luogo in cui si abita, nel ripensare gli spazi privati e comuni progettando gli arredi in modo duraturo, in base alle nuove logiche dettate dall’attualità. L’evento di settembre sarà l’appuntamento prezioso in cui le aziende avranno l’occasione di presentare i prodotti del 2021 non ancora esposti», spiega Maria Porro, presidente Assarredo.

Il format proposto è quello di una grande biblioteca del design, la cui scenografia armonizzerà le novità e le creazioni messe a catalogo negli ultimi 18 mesi dalle aziende con i loro prodotti storici che, grazie al debutto della piattaforma digitale del Salone del Mobile.Milano, potranno essere acquistati al termine di una ricca e coinvolgente customer journey (una parte del cui ricavato contribuirà a una causa benefica). La nuova piattaforma del Salone del Mobile.Milano, che debutterà il 30 giugno, è stata studiata, infatti, per valorizzare, attraverso contenuti originali e linguaggi specifici del mezzo, il design in mostra, ma anche per porre l’utente al centro dell’evento prima, durante e dopo la visita.

«Una delle parole chiave è stata l’ascolto», racconta Stefano Boeri. «Ascoltare le nuove esigenze venute a galla dopo quest’anno di chiusure e di luoghi non vissuti. C’è la gioia del tornare a vivere e la grande ambizione di rispondere alla grande domanda di miglioramento degli spazi della vita quotidiana. Sarà una piccola città, con tante suggestioni. Tutto ciò che sarà installato potrà esse riutilizzato per dare l’idea di una manifestazione che non spreca nulla».

L’allestimento. Tre padiglioni, con dei lunghi pannelli paralleli, studiati per le specifiche categorie merceologiche, che permetteranno alle aziende di raccontare la propria identità e i propri prodotti su pareti verticali, usando, in alcuni casi, anche le superfici orizzontali, entrambe modulari. Una maglia espositiva fluida e dinamica che consentirà al visitatore di navigare liberamente all’interno di un enorme archivio, nazionale e internazionale, della creatività, dell’eccellenza e del saper fare.

Riuso. Nell’ottica della circolarità e della sostenibilità, tutti i materiali e le componenti dell’allestimento sono stati pensati per poter essere smontati e successivamente riutilizzati. Inoltre, all’ingresso Porta Est della Fiera, grazie al progetto Forestami, verrà creata una zona di accoglienza verde con 200 alberi che, al termine dei sei giorni di evento, verranno messi a dimora nell’area metropolitana milanese.

I luoghi. Arene per talk di condivisione e approfondimento, lounge riservate agli incontri commerciali e di business delle aziende, aree dedicate ai giovani delle scuole di design e all’esposizione, a cura dell’ADI delle sedie premiate con il Compasso d’Oro, food court ideate e realizzate in collaborazione con Identità Golose - The International Chef Congress, aree social. Un programma speciale di incontri con alcuni protagonisti del panorama contemporaneo e pensatori del futuro si alternerà a grandi eventi musicali dal vivo in collaborazione con i migliori e più rappresentativi esperti del settore. Un nuovo modo di concepire lo spazio fieristico che diventa luogo dalle molteplici possibilità di incontro e, contemporaneamente, un invito a soffermarsi, a pensare.

La Triennale. Il curatore del Supersalone è anche il presidente della Triennale. E così il polo culturale diventerà l’hub in città del “supersalone”, con una proposta culturale che, oltre alle mostre dell’istituzione, presenterà una serie di progetti inediti.

In copertina: render supersalone

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Tag: arte; città; cultura
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