Nel maceratese, sarà pronto per l’anno scolastico 2017/2018 il polo finanziato con 7 milioni dal piano straordinario

Post sisma, l’Università Politecnica delle Marche firma il campus scolastico a San Ginesio

di Milena Rettondini | pubblicato: 23/03/2017
Post sisma, l’Università Politecnica delle Marche firma il campus scolastico a San Ginesio

Le Università scendono in campo per ri-progettare il Centro Italia. Grazie alla collaborazione ufficializzata agli inizi di febbraio 2017 tra il Comune di San Ginesio (Mc) e l’Università Politecnica delle Marche sarà pronto per l’anno scolastico 2017/2018 il campus scolastico di una delle cittadine più colpite dal terremoto del 24 agosto 2016. Antisismica e innovazione sono le parole chiave del progetto, nato dall'integrazione delle competenze dei docenti di Ingegneria Edile e Architettura Gianluigi Mondaini e Paolo Bonvini, di Scienza delle costruzioni Stefano Lenci e Francesco Clementi, e di Geotecnica Evelina Fratalocchi.
 
A breve verranno demoliti gli edifici preesistenti, inagibili dopo il sisma, e inizieranno i lavori per il nuovo polo scolastico. Il costo dell’opera è di 7 milioni di euro, ricavati dal fondo stanziato nell'ambito del piano straordinario varato dal commissario Vasco Errani nel mese di gennaio. Dall’asilo alle superiori, il complesso ospiterà 445 studenti che saranno suddivisi in quattro strutture: una scuola per l’infanzia (50 alunni), una primaria (70), un istituto professionale (125) e un liceo (200).

Oltre agli istituti scolastici, il progetto prevede anche la realizzazione di una palestra e di un auditorium che si inseriscono in un nuovo sistema di spazi pubblici. Gli istituti secondari e quelli primari saranno in due strutture differenti e autonome, e tra le due si collocherà la palestra per le scuole superiori. L’auditorium sarà invece l’anello di congiunzione con il resto della città e sarà affacciato su una nuova piazza pensata come punto d’aggregazione, luogo da vivere dopo la scuola e nel tempo libero, che aiuti la ricostruzione della comunità.

Con una superficie di oltre 6.000 mq, l’intervento è il secondo per grandezza (dopo quello di San Severino) tra quelli scelti da Errani per la ricostruzione delle scuole colpite dal terremoto del Centro Italia. 

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Tag: città; cultura; formazione; spazi pubblici
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