Ammodernamenti di vecchie strutture e costruzioni ex novo, opere per 10 miliardi

Russia 2018: viaggio alla scoperta dei 12 stadi dei prossimi Mondiali di calcio

di Francesco Fantera | pubblicato: 08/02/2018
I 12 stadi che ospiteranno i match si trovano in media a 600 km l’uno dall’altro con una distanza massima di 3mila km fra l’impianto di Ekaterinburg e quello di Kaliningrad
Russia 2018: viaggio alla scoperta dei 12 stadi dei prossimi Mondiali di calcio
I 12 stadi che ospiteranno i match si trovano in media a 600 km l’uno dall’altro con una distanza massima di 3mila km fra l’impianto di Ekaterinburg e quello di Kaliningrad

Mancano poco più di quattro mesi ad uno degli eventi più seguiti a livello planetario: i Mondiali di calcio. Le partite dell’edizione 2018 si svolgeranno fra giugno e luglio tutte nella stessa nazione, in Russia, dove anche grazie al settore privato sono state messe in campo risorse per un totale di più di 10 miliardi di euro.

I 12 stadi che ospiteranno i match, dai gironi alla finale che si svolgerà al Lužniki Stadium di Mosca, si trovano in media a 600 km l’uno dall’altro con una distanza massima di 3mila km fra l’impianto di Ekaterinburg e quello di Kaliningrad. Alcuni sono stati costruiti ex novo mentre altri hanno subito importanti lavori di ammodernamento e riqualificazione.

In un ipotetico tour delle arene che ospiteranno decine di migliaia di tifosi, non si può che partire dalla capitale: Mosca. Lo Spartak Stadium, dal nome del famoso schiavo proveniente dalla Tracia che fece tremare Roma Antica, ha una capienza di più di 45mila spettatori ed è stato completato nel 2014 con una spesa di 350 milioni di euro. Collegato con la metro al centro cittadino, è stato progettato per garantire un’atmosfera particolare durante le partite grazie anche alla prossimità delle tribune ai bordi del campo da gioco.

Il secondo stadio cittadino, non certo per importanza, è il Lužniki Stadium. Eretto nel 1956 in piena epoca sovietica, è la struttura per fini sportivi più grande di tutta la Russia con una capienza di 80mila posti a sedere nonché la più conosciuta all’estero. I lavori di rinnovamento, terminati nel giugno 2017 e costati circa 325 milioni di euro, hanno lasciato intatte le parti più identificative come la facciata e la grande statua dedicata a Lenin che si trova davanti all’entrata principale.

Dall’impianto più identificativo a quello che ha avuto più problemi, ovvero la Samara Arena. Situata nell’omonima città, a circa 200 km dal confine con il Kazakistan, la struttura quasi terminata ha visto lievitare costi e tempi fino ad arrivare ad una spesa di 270 milioni di euro. In grado di contenere più di 44mila persone, vede nella sua cupola alta 65 metri l’elemento più caratteristico. È prevista inoltre la realizzazione di un quartiere residenziale che però non sarà terminato prima della rassegna calcistica.

Altro impianto costruito da zero, anche se in realtà ne ha sostituito uno che è stato demolito, è la Volgograd Arena. I lavori, termine previsto la prima parte del 2018, sono costati più di 225 milioni di euro e hanno dato vita ad uno stadio dalla forma simile ad un cesto di vimini e in grado di contenere 45mila tifosi. Durante le prime fasi di scavi, nel 2014, le operazioni vennero interrotte per la rimozione di alcune bombe risalenti alla Seconda Guerra Mondiale, quando Stalingrado, il vecchio nome della città, si ritrovò al centro di una battaglia durante la quale persero la vita 1,8 milioni di soldati.

Risale al 2013 la costruzione della Kazan Arena, il che ne fa uno degli stadi più “vecchi” della futura Coppa del Mondo. La città viene considerata da molti come la capitale sportiva della Russia e l’impianto, costato oltre 350 milioni di euro e con una capienza di 45mila persone, ospita il più grande schermo ad alta definizione all’aperto che copre una superficie di 4mila mq. La caratteristica forma di ninfea del tetto è stata progettata dallo studio di architettura Populous che ha realizzato anche il Wembley e l’Emirates Stadium a Londra.

La Mordovia Arena si trova a Saransk, la più piccola città ospitante del torneo intercontinentale e la sua costruzione, ancora in corso, è iniziata nel 2010. Pensato per ospitare un massimo di 44mila tifosi è costato circa 240 milioni di euro e grazie alla prossimità della stazione ferroviaria e del nuovo aeroporto, risulta uno dei meglio collegati. Particolarmente colorati gli esterni della struttura, con l’obiettivo di rendere merito alle arti e ai mestieri della regione.

Lo stadio Olimpico Fišt (47mila persone), a Sochi, è stato inaugurato in occasione delle Olimpiadi invernali del 2014 ed è costato 420 milioni di euro. Una volta terminati i Mondiali, sarà l’unico impianto, assieme all’Olimpico di Torino, ad aver ospitato eventi di entrambe le manifestazioni. La sua posizione, non lontano dal Mar Nero e con vista sulle montagne circostanti, e la forma particolare del tetto, disegnato per somigliare ad un guscio in onore dell’arte Fabergé, lo rendono una delle strutture più belle del torneo.

L’elemento più affascinante del Nižnij Novgorod Stadium è invece rappresentato dalla vista sul centro storico e sulla fortezza cittadina (Cremlino di Novgorod), costruita su progetto dell’architetto italiano Piero Francesco ad inizio ‘500. Costato più di 230 milioni di euro e in grado di contenere 45mila tifosi, la costruzione dello stadio è terminata di recente. Situato alla confluenza dei fiumi Volga e Oka, poggia su una struttura costituita da pilastri che circondano una facciata semi trasparente.

Alla stregua del Lužniki Stadium di Mosca, la Ekaterinburg Arena risale agli anni ’50 del XX secolo e ha subito ampi lavori di riqualificazione costati circa 175 milioni per permettere di ampliare la capienza fino a 35mila posti. A destare curiosità e sconcerto lo scorso ottobre sono state le tribune che sono state montate alle spalle delle porte. La particolarità risiede nel fatto che le due strutture temporanee escono dall’impianto facendo sì che, in alcune foto, l’effetto ottico le faccia sembrare come esterne allo stadio stesso.

Si trova sulle rive del Don la Rostov Arena, costruita da zero e pronta con qualche ritardo rispetto alle previsioni. Della struttura, in grado di contenere 45mila persone e costato circa 270 milioni di euro, colpisce il tetto che dovrebbe ricordare, con le sue forme, il percorso serpeggiante del grande fiume adiacente. Trovandosi in una posizione leggermente sopraelevata rispetto alla zona circostante, non sarà difficile notare la sua sagoma bianca guardando a sud della città che la ospita, Rostov sul Don.

Progettato ispirandosi alla bavarese Allianz Arena, il Kaliningrad Stadium si trova ad est dell’omonima città ed è stato realizzato su un’isola in mezzo a due rami del fiume Pregel. Questa posizione singolare e suggestiva ha portato però numerose criticità durante la sua costruzione, in particolare per la natura umida e morbida del terreno che ha costretto ad effettuare una serie di modifiche in corso d’opera. Nonostante ciò la struttura, costata circa 250 milioni di euro, sarà in grado di ospitare fino a 35mila tifosi.

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Tag: città; sport
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