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Il bilancio del festival Mibact promosso dall’Ordine di Reggio Emilia

La rigenerazione sotto la lente degli architetti: il cambiamento come opportunità, nuove idee per nuove realtà

di Federica Maria | pubblicato: 02/11/2020
«Rigenera ha permesso di vedere il cambiamento come un’opportunità e non come una minaccia. Di costruire qualcosa di utile per produrre un diverso valore economico, sociale e ambientale»
Andrea Rinaldi
La rigenerazione sotto la lente degli architetti: il cambiamento come opportunità, nuove idee per nuove realtà
«Rigenera ha permesso di vedere il cambiamento come un’opportunità e non come una minaccia. Di costruire qualcosa di utile per produrre un diverso valore economico, sociale e ambientale»
Andrea Rinaldi

«Rigenera, il festival dell’architettura ideato dall’Ordine degli Architetti di Reggio Emilia, e vincitore del bando promosso dalla Direzione generale creatività contemporanea del Mibact, ha iniziato a scalfire quell’apatia che avvolge l’architettura e il mestiere di architetto, per riportarlo in una condizione reale di trasformazione della città. ​Nessun grande piano di ricostruzione o opera risolutrice, ma nuove idee per nuove realtà». Questo il commento di Andrea Rinaldi, presidente dell’Ordine degli Architetti PPC di Reggio Emilia, secondo il quale l’iniziativa ha introdotto un diverso punto di vista, «ha permesso di vedere il cambiamento come un’opportunità e non come una minaccia. Di costruire qualcosa di utile per produrre un diverso valore economico, sociale e ambientale. Ma anche di riusare, rigenerare, senza confondere i sintomi con le cause e le illusioni con i sogni»​.

Più di 30 eventi, ​35 giorni di programmazione, 23 live, oltre 1600 persone ​intervenute, 4800 iscritti per gli appuntamenti online e ​48 ospiti​: si è conclusa con successo la prima edizione del Festival di Architettura “Rigenera” di Reggio Emilia, ideato dall’Ordine degli Architetti e vincitore del bando Festival dell’Architettura promosso dalla Direzione generale creatività contemporanea del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo.

Una kermesse che ha avuto come fulcro il tema della riqualificazione urbana, quale espressione di un'architettura contemporanea capace di azioni che mirano a migliorare la qualità dello spazio, del paesaggio, delle persone e del territorio. La città di Reggio Emilia, portavoce in questi ultimi anni di un'idea di rigenerazione urbana nuova, utile e bella, ha aperto alcuni dei suoi spazi riqualificati, più significativi, per ospitare molti degli eventi in presenza del festival.

Numerosi i corsi, le performance, i workshop, le passeggiate urbane e gli eventi multiculturali: un viaggio lungo e appassionato, che ha ripercorso la memoria architettonica del capoluogo fino ad arrivare a promuovere una città più sociale, innovativa e inclusiva. Al centro della manifestazione anche l’esigenza di pensare alla “città del futuro”, resa ancora più urgente in questi delicati momenti dovuti alla pandemia: ​una «città pensata come un organismo vivente, flessibile, capace di adattarsi ai cambiamenti dei contesti e della società», ​ha precisato ​Simone Sfriso di TAMassociati.​

​Il Festival è stata anche «l’occasione ​per diffondere e rimarcare l'idea di una città del domani che pone come prioritarie le esigenze dei cittadini – ha poi aggiunto Annalisa Rabitti, assessore alla cultura del Comune di Reggio Emilia. Gli architetti in tal senso hanno una grande responsabilità, ma anche una preziosa opportunità per affermare l'importanza dei valori di inclusione e accessibilità». «La prima edizione di “Rigenera” ha consentito inoltre una valutazione degli effetti raggiunti dalla rigenerazione urbana contemporanea che è in grado di migliorare la qualità dello spazio, del paesaggio e del territorio ed è anche capace di generare un ripensamento dei modelli consolidati di convivenza civile» ha concluso l’assessore.

Il premio. Con una cerimonia live ospitata negli spazi del caffè letterario “Binario 49”, tra i simboli di trasformazione e innovazione sociale della città di Reggio Emilia, sono stati annunciati anche i vincitori della prima edizione del premio Rigenera, scelti tra 69 candidati come esempi di equilibrio fra l'uomo e l'ambiente costruito. Sul podio il Parco urbano a San Roberto (Reggio Calabria) di ​Michelangelo Pugliese - Architettura e Paesaggio: l’intervento, frutto della riqualificazione di una enorme lingua di cemento e asfalto, realizzata negli anni Novanta, ha saputo trasformare un’infrastruttura marginale in un’opera centrale per la comunità, grazie ad ascolto, progettazione partecipata e basso costo.

«Abbiamo seguito con attenzione il ricco programma di Rigenera e siamo molto soddisfatti del riscontro ottenuto, nonostante la difficoltà del momento storico in cui ci troviamo. L'Ordine degli Architetti di Reggio Emilia e tutta la squadra di Rigenera, con il supporto dei tanti partner coinvolti, hanno saputo trasformare questa manifestazione in modo da raggiungere comunque l'intento di coinvolgere attivamente la cittadinanza e di portare l'attenzione su cosa e come saranno le città del domani. Rigenera si è dimostrata parte importante del mosaico del Festival dell'Architettura per promuovere la conoscenza dell'architettura contemporanea e incrementare la richiesta di un'architettura di qualità», ha sottolineato​ Margherita Guccione,​ direttore generale Creatività contemporanea del MiBACT.​

In copertina: immagine tratta dalla conferenza stampa di apertura del Festival © Rigenera 

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Tag: rigenerazione urbana
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