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Bottelli: “Priorità sono il futuro del sito Expo, gli scali ferroviari e gli incentivi alle giovani generazioni”

Professione, città e futuro. Dialogo aperto agli Stati Generali degli Architetti di Milano

di Paola Pierotti | pubblicato: 27/01/2016
"Priorità per la futura amministrazione? Gli scali ferroviari, una delle aree di rigenerazione urbana più grandi d'Europa, il cui piano di recupero va ripreso al più presto dopo il recente affossamento per motivi che appaiono più di natura pre-elettorale che nel merito"
Valeria Bottelli
Professione, città e futuro. Dialogo aperto agli Stati Generali degli Architetti di Milano
"Priorità per la futura amministrazione? Gli scali ferroviari, una delle aree di rigenerazione urbana più grandi d'Europa, il cui piano di recupero va ripreso al più presto dopo il recente affossamento per motivi che appaiono più di natura pre-elettorale che nel merito"
Valeria Bottelli

Professione, città e futuro. Gli architetti milanesi fanno il punto su questi temi promuovendo gli Stati Generali in calendario per il prossimo 2 febbraio alla Triennale di Milano. “Conoscersi direttamente, senza filtri, dialogare e confrontarsi tra colleghi e non solo: ci saranno imprenditori, amministratori pubblici, giornalisti, professionisti di altri settori, docenti e associazioni che prenderanno parte ai tavoli di discussione”. Valeria Bottelli, presidente dell’Ordine degli architetti di Milano, spiega così il senso dell’iniziativa che prevede l’organizzazione di sei tavoli di discussione dedicati rispettivamente a “il valore della professione”, “professionisti e Pa”, “professioni e LLPP”, “concorsi”, “organizzare gli studi”, “architetti e brand”.

Sono 12mila gli architetti iscritti all’Ordine degli Architetti di Milano, 80% dei quali sono liberi professionisti (gran parte con partita iva), il 10% sono dipendenti privati, il 6% è dipendente pubblico e il 4% è parte di un team. Una radiografia utile per delineare priorità e urgenze, e proporre strategie e azioni capaci di intercettare bisogni e aspettative. L’Ordine provinciale guidato da Valeria Bottelli, a metà del suo mandato, fa il punto sul lavoro fatto. Con questo evento gli Architetti dialogano con altri professionisti, si confrontano con i cittadini e le istituzioni, con l’obiettivo di continuare a favorire la buona progettazione, di comunicare il valore del mestiere dell’architetto, con ricadute concrete e tangibili sull’ambiente costruito.

Nel milanese il 6% dei professionisti iscritto all’ordine è under30, il 61% rientra in una fascia compresa tra i 30 e i 50 anni, il 19% ha tra i 50 e i 60 anni e il 15% è over60. Grazie al forum aperto online e promosso anche come coming soon dell’evento sono emersi i primi segnali. “Tra i temi più caldi si avverte la necessità da parte di molti professionisti di una rivoluzione copernicana da mettere in atto nel nostro mestiere; si richiede una innovazione che va fatta propria e non subita; si sente la volontà di scoprire che gli architetti, fuori e dentro i palazzi hanno un obiettivo comune: una buona architettura, una città migliore e su questo obiettivo comune va costruita una nuova lobby trasparente e operativa" racconta Cecilia Bolognesi, consigliere di OAM delegata agli SgAM.

A Milano è anche tempo di elezioni. Aspettative dalla nuova Amministrazione comunale? “Come architetti abbiamo cercato e avuto un dialogo fattivo con l’amministrazione uscente, promovendo concorsi e progetti che cambieranno il volto di alcune parti della città, collaborando nella stesura del nuovo Regolamento Edilizio adottato e individuando, dopo averli costruiti su professionalità e fiducia, una serie di rapporti e obiettivi condivisi dalle Istituzioni”. Valeria Bottelli sintetizza così il lavoro fatto.

Un tema urgente e prioritario da mettere sotto osservazione della nuova amministrazione? “In una necessaria ottica di città metropolitana e ruolo propulsore del nostro territorio anche a livello nazionale, indubbiamente il futuro del sito di Expo. Saremo impegnati a fare la nostra parte - spiega Bottelli - per promuovere e diffondere buone pratiche concorsuali innovative e aperte perchè il post Expo sia un esempio, a differenza di quanto accaduto con Expo, di procedure e progetti caratterizzati da trasparenza, innovazione e competizione aperta”.

Un’area strategica per la città che non può attendere e che richiede un’azione forte e risoluta? “Indubbiamente gli scali ferroviari – dice Valeria Bottelli - una delle aree di rigenerazione urbana più grandi d'Europa, il cui piano di recupero va ripreso al più presto dopo il recente affossamento per motivi che appaiono più di natura pre-elettorale che nel merito”. Infine, la crisi morde, con quali argomenti l’Ordine supporta le giovani generazioni a continuare a investire per realizzarsi al meglio in questa professione? “L'unica sfida possibile in uno scenario in leggera ripresa ma ancora difficile è a nostro avviso – conclude Valeria Bottelli - la sfida della qualità dei servizi professionali in una competizione globale. Siamo quindi impegnati a favorire formazione di qualità, supporto organizzativo nella cultura d'impresa dei nostri studi, supporto all'internazionalizzazione, sviluppo tecnologico”

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