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In Sicilia, una villa di 250mq a due passi dall’oasi di Vendicari. Il progetto è di Mario Cutuli: "una casa plasmata dal vento che si confonde tra le rocce"

L’imprenditore di City Reference si costruisce la casa di design come biglietto da visita per un nuovo business

di Paola Pierotti | pubblicato: 29/07/2014
"Per competere con i grandi colossi-web delle case in affitto come Booking.com o Airbnb dobbiamo verticalizzate l’attività, ecco perché la scelta del design. Se non hai qualcosa di eccezionale da offrire, nella massa non puoi distinguerti. Creeremo un sito apposito per le villas boutique, molto specializzato, stiamo raccogliendo un inventario, lanceremo un .com dedicato"
Guglielmo Parasporo
L’imprenditore di City Reference si costruisce la casa di design come biglietto da visita per un nuovo business
"Per competere con i grandi colossi-web delle case in affitto come Booking.com o Airbnb dobbiamo verticalizzate l’attività, ecco perché la scelta del design. Se non hai qualcosa di eccezionale da offrire, nella massa non puoi distinguerti. Creeremo un sito apposito per le villas boutique, molto specializzato, stiamo raccogliendo un inventario, lanceremo un .com dedicato"
Guglielmo Parasporo

Behomm è una piattaforma per lo scambio di case riservata ad architetti, designer, fotografi e creativi in genere. Living Architecture è invece un ente no profit promosso dal filosofo svizzero Alain de Botton con lo scopo di riunire un gruppo di architetti e artisti per realizzare una serie di opere di architettura contemporanea destinate ad abitazioni per vacanze: le case realizzate nel Regno Unito sono firmate tra gli altri da MVRDV, Hopkins Architects e Peter Zumthor.

C’è anche un italiano, Guglielmo Parasporo, quarantacinquenne, fondatore di Roman Reference e di City Reference, che guardando al futuro della sua attività imprenditoriale, incentrata proprio sull’affitto delle case per vacanze, si è messo a caccia di ville di design, case e appartamenti di bravi architetti da aggiungere al suo network. “La nostra attività imprenditoriale – racconta Parasporo – è nata nel 1997 con un sito di annunci per case vacanze specializzato su Roma, nel 2006 abbiamo creato un nuovo portale con annunci di affitti in tutto il mondo. Abbiamo iniziato con un portale che veniva utilizzato dagli amici che viaggiavano e mettevano temporaneamente in affitto le loro abitazioni, ora è un’attività: oggi contiamo 595 destinazioni e 19.208 proprietà. Negli ultimi 2-3 anni abbiamo ulteriormente allargato il nostro ambito di riferimento investendo sulle case al mare e in montagna: il 75% del business dell’affitto per le vacanze è lì. Guardando al futuro punteremo sul design”. E in questa linea imprenditoriale molto chiara Parasporo ha deciso di costruire per la propria famiglia una villa di design, in Sicilia, a Noto, e di affidarne la progettazione ad un architetto di fiducia, Mario Cutuli. Una casa di proprietà da utilizzare per le vacanze di famiglia ma anche una casa da inserire nel network delle case da affittare. Un biglietto da visita aziendale che in questi giorni è la copertina del sito.

City Reference è una sorta di Booking.com, ha lo stesso approccio di Airbnb che è decollato dieci anni dopo con un approccio moderno basato sui social. “Con Roman Reference e City Reference l’approccio con l’utente – racconta l’imprenditore – è più tradizionale, finchè la prenotazione non è ultimata il proprietario e il potenziale affittuario non si interfacciano. Negli anni siamo cresciuti, ci siamo allargati alla scala internazionale, la villa che abbiamo appena ultimato è un investimento che abbiamo fatto per estendere il nostro business al mare, in campagna e in montagna”.

Guglielmo e Elena Del Drago, lui imprenditore, lei giornalista e storica d’arte, con due figli, sono i committenti della villa di Vendicari, costruita ex novo su un terreno vergine. Mario Cutuli è il progettista. “L’ho conosciuto molti anni fa, tramite degli amici – racconta Parasporo – mi ha ristrutturato un appartamento a Roma, ha realizzato altri lavori per alcune persone di mia conoscenza e quando ho comprato questo terreno in Sicilia ho pensato di contattarlo e di affidargli questo incarico”.

Per competere con i grandi colossi-web delle case in affitto “dobbiamo verticalizzare l’attività - dice Parasporo – ecco perché la scelta del design. Se non hai qualcosa di eccezionale da offrire, nella massa non puoi distinguerti. Creeremo un sito apposito per le villas boutique, molto specializzato, stiamo raccogliendo un inventario, lanceremo un .com dedicato”.

“La villa – racconta l’architetto Cutuli - è stata costruita in un territorio prezioso per il contesto paesaggistico, poco lontano dall’oasi di Vendicari in un’area dove la Soprintendenza ha posto un vincolo per evitare la costruzione di una villettopoli. Una casa tra le colline, sviluppata su un unico livello. La casa sembra plasmata dal vento, si confonde con le rocce”.

Parasporo aveva dato all’architetto poche ma chiare indicazioni: replicare la forma della zolla dove sarebbe cresciuta la villa, rifarsi all’architettura mediteranea e realizzare un tetto-giardino. Di fatto la committenza ha lasciato carta bianca all’architetto e, a progetto pronto, ha chiesto solo tre piccole modifiche: “di spostare una scala su un prospetto retrostante, di accorciare il top della cucina e di sostituire la cappa della cucina con un lucernaio”. Cutuli le elenca per esemplificare il feeling cliente-progettista, e per raccontare come sia riuscito a realizzare proprio quello che immaginava per questa zona. “E’ un sito che amo e che conosco molto bene – racconta l’architetto – fin da subito ho studiato l’ipotesi di realizzare dei poligoni irregolari, di curvare le pareti, smussare gli angoli, lavorare sulla geografia delle colline. È una casa per vacanze super accessoriata". Si tratta di una villa di 250 mq con una grande terrazza sulla copertura in un’area di 2,5 ettari . Due volumi compongono la casa e sono collegati con un terzo volume che ospita la guest house, la villa si trova a meno di 2 km in linea d’aria dal mare.

I materiali del progetto? “Cemento, muro a secco, intonaco e ferro. Quasi non esistono – dice Cutuli - prevalgono i colori dell’argilla e della terra, c’è del cemento industriale. Una casa molto trasparente, con grandi aperture che affacciano sul parco”.

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