Torino con le infrastrutture, Firenze con la stazione di Foster e Roma con le Olimpiadi: progetti, opere e visioni incompiute

Infrastrutture da completare: un percorso ad ostacoli che diventa cronaca nazionale

di Tania Servidei | pubblicato: 19/09/2016
Infrastrutture da completare: un percorso ad ostacoli che diventa cronaca nazionale

Da Nord a Sud il nostro Paese è lastricato da progetti infrastrutturali incompiuti o in discussione con conseguente spreco di denaro pubblico. A Torino il sindaco Chiara Appendino ha chiesto al ministro delle infrastrutture Graziano Delrio di ritirare il finanziamento per la realizzazione del tunnel di corso Grosseto. A Firenze si è bloccata la costruzione della stazione per l’alta velocità, nonostante i lavori già avviati. Sui quotidiani di questi giorni si susseguono storie di grandi opere pubbliche partite e bloccate. Intanto in attesa dell’ufficializzazione da parte del sindaco Virginia Raggi, a Roma è alta la tensione per la candidatura per le Olimpiadi del 2024.

Dalle pagine di La Repubblica - Torino del 14 settembre si apprende che è fallito il tentativo del neo-sindaco di congelare i 140 milioni di euro di fondi europei stanziati alla Regione Piemonte e di rivedere il progetto per la realizzazione del nuovo collegamento ferroviario diretto con Caselle. L’idea dei Cinque Stelle era quella di alleggerire la spesa pubblica realizzando solo una scala mobile per collegare la stazione Gtt e quella del passante, e costruire quindi una nuova stazione in largo Giachino. Secondo l’assessore regionale ai trasporti Francesco Balocco, come scrive la giornalista Mariachiara Giacosa, fermare ora l’opera significherebbe gettare al vento denaro pubblico: "si perderebbero 5 milioni di euro spesi per migliorare il progetto e bisognerebbe pagare penali di almeno 10 milioni che lieviterebbero nel caso di un ricorso da parte della ditta vincitrice dell’appalto”. Conclusioni per ora? Il progetto si rivedrà, ma l’opera non finisce in un cassetto.

A Firenze, come preannunciato prima della pausa estiva, si cerca chiarezza sulle procedure, sui tempi e sui finanziamenti per le infrastrutture chiave della città: il progetto Tav, l’aeroporto, le piste ciclabili, le case popolari. La rivista Panorama del 14 settembre ha riacceso un faro sul progetto di Norman Foster per Firenze, riportando la notizia che l'amministrazione intende bloccare la costruzione della stazione, "malgrado i lavori siano già stati realizzati per un terzo con uno scavo di 30mila metri quadri per una spesa da 774 milioni di euro". Il motivo? Secondo il sindaco di Firenze la faraonica opera da 1,6 milioni di euro è “una violenza sulla città, uno spreco di denaro pubblico” che va impedito e ripensato. Dalle pagine di La Repubblica Firenze del 18 settembre si legge ancora "che il governo ha proposto al sindaco Dario Nardella di firmare entro il mese di settembre un “Patto per Firenze”. In questo documento ci sarà tra l'altro la decisione finale sulla nuova pensilina degli Uffizi progettata dall’architetto Arata Isozaki, ma mai finanziata. Prevista anche un’intesa sui trasporti con 300 milioni di fondi tra nuovi e già stanziati.

Il 7 ottobre scadono i termini per la candidatura alle Olimpiadi, si attende quindi a giorni la decisione della giunta Raggi. Nell’articolo su La Repubblica del 14 settembre si legge che Malagò e Montezemolo invitano la sindaca a valutare il progetto per non affossare la corsa olimpica del Campidoglio. Il presidente del Coni e quello del Comitato promotore Roma 2024 hanno fatto capire che “la Raggi direbbe no a 1 miliardo e 700 milioni di investimenti infrastrutturali che arriverebbero a Roma dal Cio in caso di assegnazione dei Giochi".

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Tag: città; trasporti
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