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Investimento da 30 milioni, rigenerazione urbana verde con funzioni orientate ai giovani

Firenze, al via i lavori per la nuova Factory negli spazi dell’ex manifattura tabacchi

di Francesco Fantera | pubblicato: 09/04/2021
«L’inizio dei lavori è un momento simbolico del cambiamento, per noi rappresenta il passaggio dal “pensare” al “fare”»
Giovanni Manfredi
Firenze, al via i lavori per la nuova Factory negli spazi dell’ex manifattura tabacchi
«L’inizio dei lavori è un momento simbolico del cambiamento, per noi rappresenta il passaggio dal “pensare” al “fare”»
Giovanni Manfredi

La città di Firenze avrà un nuovo centro cittadino interamente dedicato ai maker del XXI secolo. Con questo obiettivo prendono il via i lavori per la riqualificazione di un’ulteriore porzione della Manifattura Tabacchi di Firenze, complesso in stile razionalista progettato da Pierluigi Nervi negli anni ‘30 e attivo fino al 2001.

La Factory, nome evocativo dell’anima prima industriale e ora artigianale dell’area, secondo i piani sarà pronta per il 2022 e si estenderà su una superficie di 21mila mq di cui 11mila dedicati a spazi direzionali, mille a esposizioni, 5mila a retail e 3,5mila a magazzini e locali tecnici. A completare il quadro, circa 7mila mq di aree pubbliche. L’intervento poggia le basi su un finanziamento di 30 milioni di euro disposto dalla joint venture formata dal Gruppo Cassa Depositi e Prestiti da un lato e un fondo gestito da Aermont Capital dall’altro. Si tratta degli stessi soggetti che stanno gestendo questa ampia operazione immobiliare per restituire alla comunità una porzione importante del tessuto urbano fiorentino. Completamento previsto dell’intera operazione entro il 2026. Un piano importante, che andrà ad arricchire ulteriormente di funzioni un’area con un forte legame sul passato, presente e futuro sviluppo del quadrante nord-ovest del capoluogo toscano.

Protagonisti. Soddisfatto per l’avvio della nuova fase il ceo di Manifattura Tabacchi Srl, Giovanni Manfredi: «l’inizio dei lavori è un momento simbolico del cambiamento, per noi rappresenta il passaggio dal “pensare” al “fare”. L’anima del progetto è quella di riscoprire la parte contemporanea di Firenze offrendo una dimensione più ‘fresca’, un luogo dove è possibile sperimentare, fare errori ed essere innovativi». A porre l’accento sull’impatto sul tessuto urbano dell’intera operazione è Marco Doglio, chief real estate officer di Cdp. «La Manifattura Tabacchi di Firenze è un esempio di rigenerazione urbana di un complesso architettonicamente iconico e che vorrà distinguersi nel futuro dedicando i propri spazi a nuovi “contenuti” come il design, l’arte e la cultura, più aderenti alle richieste in particolare dei giovani. Un modo – ha spiegato Doglio – per testimoniare la grande attenzione alla sostenibilità che c’è nel nostro Gruppo. Siamo molto soddisfatti del passaggio a titolo definitivo del primo edificio della Manifattura, il numero 6, per ospitare la terza sede cittadina di Polimoda e fiduciosi per l’avvio della commercializzazione di nuove parti del complesso».

Passato. La rinascita di Manifattura Tabacchi è iniziata dall’edificio 6, completato nell’ottobre 2019 e oggi terza sede cittadina di Polimoda. Il recupero che porterà alla nascita della Factory, quindi, si inserisce in un più ampio masterplan che riguarda l’intera Manifattura. Per sintetizzare l’impatto potenziale dell’intervento ci vengono in soccorso i numeri. Oggetto del piano sono 16 edifici esistenti e quattro di nuova costruzione per un totale di 110mila mq di superficie complessiva. Questa a sua volta si divide in 37mila mq dedicati a formazione, uffici e co-working, 36mila mq a residenze e servizi, 11,3mila ad atelier, laboratori e concept store, 26,3mila mq a hotel, student housing e un birrificio. A chiudere il cerchio i 23,6mila mq di aree pubbliche. Investimento complessivo? Circa 250 milioni di euro che serviranno quindi ad articolare il mix funzionale previsto. A firmare il masterplan generale dell’area, diverse firme note del mondo dell’architettura. Studio Sanaa, in collaborazione con Studio Mumbai, ha elaborato il programma funzionale proposto da Concrete Architectural Associates. Il suo sviluppo è stato affidato allo studio fiorentino Q-bic, al paesaggista Antonio Perazzi e a Piuarch.

Presente. Oggetto dei lavori appena avviati saranno in particolare gli edifici della Manifattura Tabacchi indicati come 4, 5 e 11 e originariamente adibiti alla produzione di sigari e sigarette. A firmare il progetto Luca e Marco Baldini (Q-bic), affiancati da Perazzi. I blocchi 4 e 5 ospiteranno al primo piano i nuovi spazi direzionali e di co-working. Nelle intenzioni degli architetti, il livello zero si ispira alle botteghe che un tempo fiorivano intorno alle piazze di Firenze. Di conseguenza qui si troveranno attività commerciali con negozi, atelier e ristoranti. L’edificio 11, nel cuore della Factory, ospiterà NAM-Not a Museum, luogo dedicato alla produzione, ricerca e sperimentazione per le arti contemporanee. Ma è sulla sua copertura che troverà spazio il landmark dell’intero masterplan: si tratta dell’Officina botanica, un giardino pensile aperto al pubblico con più di un centinaio di alberi e 1,3mila fra arbusti, piante perenni ed erbe. Assieme a numerose altre scelte volte ad ottimizzare la sostenibilità dell’intero complesso, come il riciclo delle acque piovane e lo sfruttamento dell’energia geotermica, questa soluzione vuole celebrare la capacità delle piante di migliorare l’ambiente e il benessere di chi vive accanto ad esse.

Futuro. I successivi step per lo sviluppo del progetto prevedono innanzitutto la riqualificazione dell’edificio 10. L’ex centrale termica della Manifattura diventerà un birrificio, un luogo di produzione e degustazione di birra prodotta in loco. Nell’edificio 12 si inserirà il primo modulo residenziale dell’intero lotto, con laboratori per artisti e designer al piano terra e loft in stile industriale al primo piano, nell’ottica di reinterpretare in chiave contemporanea il concetto di “uscio e bottega”. Punto di riferimento per chi vivrà i nuovi ambienti dell’ex manifattura tabacchi sarà la piazza dell’orologio che oltre ad ospitare eventi e installazioni, rappresenta lo spazio su cui si affacciano l’edificio 8 di Polimoda, l’edificio 7 che verrà suddiviso in loft residenziali disegnati da Patricia Urquiola e l’edificio 8, popolato di uffici e residenze progettate da Quincoces-Dragò & Partners.

In copertina, render della Factory ©www.manifatturatabacchi.com

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Tag: città; formazione; housing; masterplanning; real estate; rigenerazione urbana; spazi pubblici; uffici
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